Grazzano è la prima finalista scudetto del muro. Montemagno fa tredici ma nel tambass contano i diciannove e così vivrà da spettatrice la sfida tricolore del 5 agosto pur dovendo ospitarla sulla propria piazza. Ieri nel match di ritorno è finita 19-13 e l’equilibrio dell’andata (18-18) è stato subito spezzato coi locali bravi ad infilare subito quattro games che risulteranno determinanti nell’economia del match chiuso dopo 160 minuti di scambi. Marletto, Fracchia e Bonelli giocano tranquilli e si gira 5-1, leggero recupero ma la squadra di coach Costanzo è doppiata (6-3). Trampolino perfetto ed il tabellone dice 9-3 con nuovo cambi coi rivali doppiati 10-5 e 12-6. La pioggia iniziata a cadere in modo significativo e risulta alleata del Montemagno che non lascia neppure un “15” ai rivali e si riporta sotto 12-9. Grazzano restituisce a campi invertiti riportandosi 15-9. Assoluta incertezza al parziale successivo con tutti i tre games decisi sul 40 pari (undici quelli totali nella partita) e due se li assicurano Botteon e soci che restano in corsa 16-11. Un gioco per parte 17-13 e poi Grazzano vede la meta e chiude. Torna così a splendere la stella sulle divise giallonere di nuovo finaliste dopo una stagione di purgatorio. Al Montemagno, che portava in dote il titolo di “campione d’estate” ed un cammino quasi perfetto, è stata fatale la mancata vittoria in gara uno ed un avvio sofferto. Su piazza Cotti ancora tanti falli con Sappa tra i migliori dell’incontro. Il match era iniziato con mezz’ora di ritardo per il malore accusato dal direttore di gara Michelutto soccorso dai sanitari e fischietto ceduto all’esperto Curcio. Oggi (alle 16, ingresso ad offerta) nella “fossa” moncalvese in palio il secondo biglietto per la finale con contendenti i biancorossi e la monferrina Vignale. Terra che nell’ultimo precedente aveva portato bene proprio agli ospiti, riusciti a passare e sorpassare il team di coach Alciati anche in classifica, secondo con astigiani terzi nella fase regolare. «Preferiamo un profilo basso. Nessun proclama sapendo che la sfida si preannuncia decisiva. Ogni aspetto potrebbe spezzare l’equilibrio, anche le condizioni meteo» commenta Enrico Bacchiella, presidente del Moncalvo. «Ho apprezzato la serietà ed il silenzio dell’ultimo allenamento. Tutti sono consapevoli dell’importanza dell’incontro ancora di più ora che si prospetta un derby» commenta il numero biancorosso che potrebbe centrare la finale al primo anno di presidenza dopo quella del predecessore Tabacchetti corredata dal triplete. Tuttavia c’è un altro moncalvese che insegue analogo obiettivo ma per i colori opposti dopo aver firmato il titolo con la squadra della sua città (nel 2010). E’ il dirigente Maurizio Francia, ad affiancare il coach Morrone altro ex della sfida.