L'intervento di Marostica sul caos punteggi

IL LODO MAROSTICA

per uscire dall'impasse: unanimità di tutte le società per accettare sportivamente i risultati del campo.

LA PROPOSTA DI DARIO PASTRONE: poule finale a tre squadre senza il ripescaggio della quinta classificata

Buon pomeriggio a tutti

Ringrazio Panu per il giocatore "puro", ma devo onestamente rifiutare "intelligentissimo": sul campo (e anche nella vita, mi sa) non ho mai ragionato molto, come invece fa da 40 anni l'eterno Ragio.

Mi associo totalmente a quanto scritto da Cerot dopo Montechiaro: se nel tamburello ci fossero più persone appassionate e disinteressate come Panu (e Mauro aggiungo io) ora non staremo a parlare di punteggi, ma solo di bala, di cene e di tifose, ormai più o meno granitiche. 

Ciò detto, mi permetto di non essere d'accordo con il presidente Redoglia, quando dice che "ci vogliono fuori". Comprendo l'amarezza, ma Grazzano non è vittima di una congiura d'invidiosi, ma solo di se stesso.

Sono però d’accordo con Redoglia sul fatto che Grazzano sia la squadra più forte e che meriti il primo posto in classifica, giusti o sbagliati che siano i punteggi. Ma se verrà provato che il punteggio massimo è stato superato (ed io sono sicuro della buona fede per due ragioni: 1. Grazzano non ha bisogno di fregare per vincere; 2. Fabiano è una persona onesta), il regolamento è logico e chiaro: Grazzano ha goduto di un vantaggio illecito, anche se non decisivo, e dovrà perdere le relative partite a tavolino e quindi l'accesso alle finali. 

Una flebilissima speranza potrebbe nascere dall’evidenza che la responsabilità non sia solo di Fabiano, come scrive Panu: qualcun altro (arbitri? Commissione tecnica?) avrebbe dovuto controllare le distinte/punteggi prima della partita od al piu’ tardi al Lunedì e non due mesi dopo con i risultati che vediamo. Anche se ha sbagliato, addossare tutte le colpe ad un’unica persona è ingiusto e troppo comodo.

Se tutte le altre squadre (e non la Federazione di Asti e ne' tantomeno di Padova, che non c’entra una cippa) riconoscessero all’unanimità questo fatto ed accettassero sportivamente i risultati del campo, il Grazzano si potrebbero salvare, così come la credibilità del Torneo. Una tale decisione ribadirebbe inoltre l’unicità, la sportività e l’indipendenza del Torneo da una Federazione che ha una visione opposta del tamburello: campionati italiani, europei e mondiali che nessuno va a vedere. 

Conoscendo l’ambiente, la vedo molto, molto, molto dura, ma questo è quanto di meglio mi sia venuto in mente .     

Ci vediamo tra qualche settimana

Sempre grande Panu & Ragio

Giancarlo

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