Grazzano vince e non ci sta “Siamo forti ma ci vogliono fuori”

Tambass: dopo il 19-9 a Montechiaro, aspettando la sentenza del tribunale sportivo

Il presidente Redoglia: “Altrochè punteggi, battiamo tutti anche senza terzini. Chiunque avesse giocato con noi al cordino non avrebbe condizionato la nostra situazione di classifica".

Il dirigente Piero Monti: "A Montechiaro eravamo in tanti a sostenere la squadra in questo momento difficile"

Scesa la polvere del caos punteggi sul campo non resta nulla di diverso nel tambass. Grazzano si conferma padrone del torneo come dice l’annichilente 19-9 stampato domenica sul tabellone del «Tirone», contro un Montechiaro seconda forza del campionato e potenziale finalista. «Se ci presentiamo con due terzini improvvisati e lo scontro diretto finisce in questo modo, è legittimo domandarsi il perché della grande mobilitazione? Non è presunzione ma in questi giorni mi sono sentito sotto attacco e con me il Grazzano additato a male del tamburello. Resto convinto che chiunque avesse giocato sottoriga non avrebbe rivoluzionato la classifica» interviene il presidente aleramico Alessandro Redoglia, parlando per la prima volta dopo lo scoppio del caos punteggi. 

«Nessuno nega l’errore»
«Questo non significa negare affatto l’errore commesso ed ammesso, per il quale ne pagheremo le conseguenze che il tribunale sportivo sentenzierà. Dal punto di vista tecnico a Montechiaro abbiamo schierato terzino al largo Giroldo con al suo posto al muro Mauro “Panucci” Dessimone, 51 anni ultima partita tre anni fa e casting il pomeriggio precedente sulla piazza palleggiando col figlio. E non c’è stata partita. Per noi l’unica scelta possibile dopo aver scoperto che Mauro Fracchia, 56 anni e un menisco fuori uso, vale 20 punti da terzino (addirittura 100 se giocasse al fondo). I rivali volevano vincere, ma anche noi e così proveremo a farlo fino alla fine a prescindere da tutto» prosegue il dirigente.

I giovani in tribuna
«Da quando siamo tornati entro i limiti dei punti, nulla mi pare sia cambiato. Abbiamo perso a Moncalvo e quasi sicuramente sarebbe andata uguale pure col vecchio schieramento. Resta il fatto che due giovani hanno finito anzitempo la loro stagione» conclude Redoglia, che col resto dello staff attende un verdetto giudiziario che con ogni probabilità estrometterà il Grazzano dalla volata scudetto e con lui il suo atleta simbolo Vittorio Fracchia. 

Parla il «decano» Monti
Il dirigente Piero Monti rimarca come a Montechiaro «fossero tutti presenti i giocatori della rosa, che hanno partecipato in modo unito ai titolari. Con loro tanti grazzanesi appassionati di questo sport a sostenere la squadra in questo momento difficile». In semifinale sul campo ci andrà sicuramente il Montechiaro così come il Moncalvo che domenica lo ha raggiunto in classifica, confermando l’ottimo ritorno fatto di sole vittorie con ultima nella “bombonera” di Castell’Alfero (19-13). Ci potrebbe andare pure il Vignale (sub judice ma per sole due partite), domenica a riposo . Ma in caso di penalizzazioni ci finirà una tra Montemagno, Castell’Alfero o Calliano. Per Gerbi e compagni una sofferta affermazione a Tonco (19-17) dopo aver rischiato il k.o. (sotto 17-15). Calliano facile in casa col Torrione Portacomaro (19-9).

Classifica provvisoria: Grazzano (25 punti); Montechiaro e Moncalvo (20); Vignale (19); Montemagno (11); Castell’Alfero e Calliano (8); Il Torrione Portacomaro (6); Tonco (3).

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