Il tambass ora s’interroga in attesa della sentenza

Il torneo verso le finali. Ma quali saranno le squadre in lizza per il titolo?

Arriverà da Padova la decisione del tribunale federale sullo scandalo punteggi. In foto i 3 Presidenti: Facchetti (Fipt), Basso (Muro) e Gino (regionale)

Il Grazzano penta-campione rischia l’esclusione dalle finali. Parola al Tribunale federale sportivo di Padova e tutti innocenti almeno fino al verdetto del giudice. Sentenza di primo grado che dovrebbe giungere entro il 9 luglio. Il mondo del tambass evita di dare condanne anticipate ma da settimane guarda più a cosa accade fuori dal campo, anche se le ultime quattro giornate potrebbero mutare l’ordine gerarchico delle già certe semifinaliste. Poi il verdetto della giustizia potrebbe rivoluzionare nuovamente la classifica e mutare il tabellone play off. Grazzano rischia tutto, Vignale meno con due sole gare “sub judice”. 

Le magnifiche quattro
Semifinali che sono state confermare nell’originale formula. «Se penalizzazione avverrà per due delle semifinaliste, non avrei escluso la possibilità che a giocarsi il titolo fossero Moncalvo e Montechiaro. Magari con finale di andata e ritorno ed eventuale bella sul neutro di Vignale» ha commentato Enrico Bacchiella, già organizzatore del muro e ora dirigente biancorosso. Ipotesi categoricamente scartata dalla commissione storica. «Se qualcuna delle semifinaliste perderà questo diritto subentrerà quella che la nuova classifica avrà stabilito” ha rimarcato nell’ultimo incontro il presidente Mimmo Basso.

Voglia di «autarchia»
Neppure tutti d’accordo sul fatto che la decisione venga assunta a Padova. «Laddove non sanno nulla della nostra anima, spiace che non siamo stati in grado di gestire autonomamente il nostro patrimonio come considero il tambass» rimarca il vignalese Sergio Miglietta. Un sentimento di “autarchia” che serpeggia anche tra altri dirigenti ma che cozza col fatto che la serie A muro sia campionato nazionale e riconosciuto dalla Federtamburello, tanto che quello assegnato a fine luglio sarà il nono scudetto nei 42 anni di storia del muro. «Sono intervenuti i giudici per risolvere un problema reale, che non si è riusciti a prevenire in sede di commissione. Spiace che sia stata coinvolta una società che ritenevo tra le più serie e corrette, spiace ancor maggiormente per la brutta figura che fa parlare molto di più di tante vittorie e piazze tornate a riempirsi» aggiunge Paolo Quilico da Montechiaro. 

Richiesta di dimissioni
Qualcuno avanza ancora dubbi sull’eventuale colpevolezza di uno solo. «Il segretario si è dimesso, ma il resto della commissione? Impossibile che nessuno sapesse nulla sempre?!» aggiunge il callianese Isolino Inquartana nella discussione aperta su Facebook.

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