Queste le dichiarazioni dei giovani e promettenti giocatori chiusanesi. Partiamo con Matthieu Dellavalle.

Come è nata la tua passione per il tamburello e cosa ti piace di questo sport?

Ho sempre giocato a tamburello, fin da bambino, ma la passione vera e propria per questo sport è nata cinque anni fa. Ho capito che con il giusto agonismo e la voglia di far bene su ogni palla, in partita, come in allenamento, si potevano ottenere dei risultati, che poi effettivamente e poco per volta sono arrivati, prima piccoli e indeterminanti, poi più consistenti, fino ad arrivare alla vittoria di quest'estate. 


Ciò che mi piace del tamburello è che a livelli alti, bisogna lavorare in squadra per vincere e che non basta avere un "fenomeno" in campo per ottenere i risultati, ma c'è bisogno che tutta la rosa dia un contributo notevole; questo spinge i giocatori a cercare di aiutarsi a vicenda; questo è uno degli aspetti fondamentali di ogni sport di squadra.

A seguire Daniel Fracchia
Come ti trovi con i tuoi compagni di squadra?

Mi trovo benissimo. Il Chiusano è una squadra unità e grintosa. Siamo amici dentro e fuori dal campo.

Questa invece la dichiarazione di Francesco Tanino.
Come ti è sembrato il livello delle finali di Rovereto?


Direi buono. Sono state delle finali molto emozionanti. Come ho già detto, ho trovato un buon livello di gioco e sono stato contento di essermi potuto confrontare con giocatori più grandi di me, essendo un 2001 e avendo giocato nella categoria under 16

A Lorenzo Defilippi abbiamo chiesto, cosa si prova a vincere un titolo italiano?


La prima cosa a cui ho pensato dopo l'immediata esplosione di felicità è stata che le lunghe ore passate ad allenarci come squadra e singola persona sono state ricompensate. La vittoria però è anche un momento che stimola la voglia di fare ancora meglio, continuare a crescere e vincere altri campionati.

Chiudiamo con Filippo Martinetto a cui abbiamo chiesto chi è il suo giocatore preferito di serie A?

Il mio giocatore di serie A preferito è il mezzovolo del Castellaro Manuel Festi. Mi piace per la sua potenza e la sua precisione