Nel muro trionfa il Valle San Felice (TN)

PER I RAGAZZI TRENTINI SEGUITI DA GIULIANO CALIARI TRIONFO NEGLI JUNIORES E NEGLI ALLIEVI PIU' UN TERZO POSTO NEI GIOVANISSIMI DOVE VINCE IL CHIUSANO

 

Iniziano nel segno della contaminazione a Vignale i 6° campionati giovanili del muro (anche nei campi di Montemagno e Moncalvo). Al Cesare Porro si incrociano i big della pallapugno  reduci dalla semifinale Monferrina - Albese e le giovani promesse nel tamburello pronti a partire. Curiosità e passione accomunano i praticanti delle 2 discipline destinate ineluttabilmente a riunirsi non solo perché lo caldeggia Malagò ma in quanto membri della stessa famiglia, figli dello stesso padre.

Con la regia del Comitato regionale trova compimento quello che agli esordi con Mauro Bellero pareva un azzardo, proporre la disciplina del muro fuori dal Monferrato a livello giovanile. Con una crescita ben guidata sono arrivati i primi successi del Veneto con gli allievi del Fontigo e lo scorso anno con gli juniores del Sommacampagna con gli astigiani Forno e Maschio a dar manforte.

Quest'anno c'è stato il dominio dei trentini con la vittoria nei 2 titoli con maggior peso specifico in quanto più vicini all'attività agonistica di vertice. A salvare l'onore del Piemonte la vittoria dei giovanissimi del Chiusano contro il Castellaro di Mario Bellini, un sostenitore della prima ora. Il torneo di questa categoria è descritta appassionatamente da Beppe Fracchia nel dettagliato contributo.

Il Chiusano giovanissimi si ripete nel muro

Il successo dei trentini è facilmente spiegabile nella miglior qualità, in campo maschile, dei giocatori a campo libero e di conseguenza facilità di adattamento con minor ansia da prestazione e maggior voglia di divertimento non essendo questa la loro specialità del futuro.

Trasferta preparata con molta serietà dalla società del Valle San Felice, piccola frazione del comune di Mori in Val di Gresta dove opera con livelli di eccellenza il decano dei tecnici Giuliano Caliari. Per intenderci fu in questa rinomata società in cui Manuel Beltrami iniziò a giocare a tamburello.

Ai giorni nostri si è presentato negli juniores con nomi noti come Michele Cimonetti (serie B open nel Noarna) e negli allievi con l'astro nascente Gabriele Weber erede naturale dei Merighi oppure Federico Romani anch'esso selezionato nelle rappresentative di categoria.

Grande soddisfazione per Angelo Mortara ed il suo staff per la perfetta riuscita della manifestazione, una due giorni con partite spettacolari, equilibrate e di qualità con la disciplina completamente sdoganata dalle appartenenze geografiche in cui vince che propone  il tamburello migliore. 

Un po' di delusione da parte delle monferrine mitigata dalla consapevolezza di trovarsi in annate in cui i trentini hanno maggiori vocazioni ma è un fenomeno ormai ciclico e presto si tornerà a brindare.

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