Ritiro Alegra Settime: la parola al presidente Alessandro Grassi

RITIRO ALEGRA SETTIME: PAROLA AL PRESIDENTE

Alessandro Grassi spiega le motivazioni della decisione che ha colto di sorpresa gli appassionati. Tra una settimana riparte il campionato femminile e la squadra detentrice del titolo non sarà al via.

-          Presidente, quali sono le cause che l’hanno portata a ritirare la squadra a poche settimane dall’inizio della serie A?

L'unico vero motivo che mi ha spinto a prendere una decisione così grave e brusca è stato il timore di non poter garantire per la stagione 2018 una partecipazione seria e di livello al torneo di serie A femminile, a prescindere dalle qualità tecniche delle ragazze che lo staff tecnico avrebbe potuto schierare. Anche la mancanza di una pedina importante come Jessica sarebbe stata  assorbibile, se solo avessimo avuto un gruppo più numeroso come era accaduto in alcune stagioni passate, in cui non avevamo faticato a schierare una squadra senza ambizioni di primato, priva dell'allora giocatrice più importante dell'intero movimento femminile. La situazione questa volta purtroppo era decisamente molto più negativa, dato che le ragazze arruolate sarebbero state solamente cinque per tutto l'anno, per partite ed allenamenti, con l’ovvia probabilità di non poter sopperire ad altre defezioni seppur temporanee. Dopo aver meditato per giorni alla ricerca di una soluzione tampone che ci consentisse comunque di difenderci fino alla fine, mi sono dovuto arrendere all'evidenza ed ovvero alla semplice impossibilità di poter disputare una stagione degna dei titoli che deteniamo; da qui la decisione sofferta, ma ovvia di comunicare alla federazione la rinuncia a schierare la squadra di A femminile.

-          Ritirandovi prima dell’inizio del campionato avete dato alle vostre giocatrici l’opportunità di disputare la stagione in un’altra squadra…

Abbiamo sentito il parere della federazione nazionale che ci ha confermato che a seguito della nostra rinuncia a disputare la categoria per cui eravamo iscritti le atlete risultino a tutti gli effetti svincolate, e dunque tesserabili da altre società che le volessero come rinforzo. Questo è un altro punto che ha reso più facile la rinuncia, dato che sarebbe stato molto spiacevole per loro se non avessero potuto accasarsi e giocare senza interruzioni per l'annata in corso. A proposito approfitto dell'attenzione anche per fare a tutti, giocatrici e staff, i miei più sinceri auguri per questo 2018 e soprattutto per ringraziarli del contributo che hanno dato alla mia società rendendola imbattibile nell'ultimo biennio e punto di arrivo ambito per la loro carriera.

-      Il mondo del tamburello femminile perde, almeno per un anno, una delle formazioni più titolate di sempre. Cosa si sente di dire agli appassionati e quali sono le sue sensazioni in questo momento?

Questa rinuncia chiaramente mi amareggia molto, anche se ritengo che per il movimento femminile la perdita non sarà affatto irrecuperabile; già qualche anno fa la formazione di riferimento dell'epoca rinunciò, seppur con tempistiche più canoniche, all'iscrizione al campionato, ma la scorsa stagione arrivammo lo stesso ad otto formazioni di A, segno che il movimento è in grado di assorbire anche i colpi peggiori. Nell'astigiano siamo comunque fortunati dato che a difendere i nostri colori ci saranno comunque tre squadre agguerrite, cui va senza dubbio il mio augurio di fortuna e vittoria;  augurio che estendo anche alle singole mie ex giocatrici, a prescindere dalla formazione in cui militeranno. Negli anni in cui abbiamo disputato i tornei di A, ma anche B e C femminile, ho avuto molte soddisfazioni ed alcune delusioni, abbiamo portato a casa qualche trofeo, qualcuno ci è sfuggito per poco, a volte abbiamo perso perché le avversarie sono state più forti. Abbiamo attraversato le due epoche del tamburello femminile, da quello rustico dei primi anni a quello odierno, ora lasciamo con un arrivederci, dato che la passione rimane ed in un futuro si potrebbe di nuovo riprovare a costruire qualcosa di positivo.

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