Tigliolese - Ceresara: la finale di B vista da Debora Parolini

CERESARA - In preparazione alla tanto attesa finale di domenica 23 luglio a Callianetto contro il Tigliole un allenamento speciale con  la partecipazione straordinaria dei ragazzi della Serie B di Ceresara, primi in classifica.

Oltre a Federica Tabbia, anche Debora Parolini del Ceresara, ci ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla finale di serie B femminile, in programma domenica a Callianetto. Queste le dichiarazioni della giovane giocatrice mantovana. 

Che partita sarà secondo te domenica? 

Penso che sarà una partita difficile, anche se siamo preparate da tempo, sia mentalmente, sia fisicamente. Ci siamo sottoposti a numerosi allenamenti per migliorare tecnica e limitare gli errori. Una partita secca che vedrà una delle due squadre vincitrice dello scudetto di serie B. Credo che entrambe le squadre vogliano la vittoria, quindi prevedo uno scontro aperto, molto entusiasmante.

Cosa temi della Tigliolese in particolar modo? 

Parlo per mia esperienza personale, essendo la più grande del gruppo. Ho già affrontato numerose volte alcune delle ragazze della attuale Tigliolese negli anni passati nei campionati giovanili, dove la maggior parte delle ragazze hanno la mia stessa età. Devo dire che l'esperienza che hanno alcune giocatrici giocherà a loro favore, come credo anche una conoscenza più accurata del campo rispetto alla nostra, ma siamo, da inizio campionato, un gruppo molto compatto che raramente si abbatte alle prime difficoltà. Il gioco di squadra è il nostro “cavallo di battaglia” e saremo determinate a dare il massimo anche sul campo di Callianetto.

Cosa vuol dire per te giocare una finale scudetto in un campionato nazionale?

Per me è un'esperienza che si ripete. L'anno scorso sempre sullo stesso campo abbiamo battuto il Viarigi Feliciani, conquistando lo scudetto di serie B. Per me è già una conquista essere arrivate in finale. Inizialmente tutto era nato per gioco, nessuno avrebbe mai creduto che il Ceresara sarebbe rimasto leader indiscusso del girone Trentino- Lombardo – Veneto, con ben 10 punti di vantaggio sulla seconda. Credo che sia un onore per me rigiocare questa finale, ma ancor di più, farlo con delle compagne che quest'anno hanno davvero dato il massimo, non si sono mai perse d'animo e dopo ogni errore si sono sempre rialzate, ripartendo più determinate e forti di prima. Come ho detto prima, il nostro “cavallo di battaglia” è il gioco di squadra e qualsiasi sia il verdetto sono orgogliosa di aver lottato con accanto delle persone così in gamba. Se poi dovesse arrivare anche la vittoria, avremo coronato questo bellissimo anno ripagate di tutti gli sforzi e sacrifici che abbiamo fatto per meritarcela.

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