Al San Paolo d'Argon il Memorial Alice Magnani

Torneo femminile.

AL SAN PAOLO D’ARGON IL MEMORIAL ALICE MAGNANI

-  San Paolo d’Argon mattatore nel quadrangolare per squadre della serie A femminile organizzato lo scorso fine settimana sul suo campo per ricordare Alice Magnani, la giovane campionessa trentina deceduta un anno fa in un incidente stradale e che dal 2011 al 2013 ha vestito la maglia del club argonese.

Quatto le gare disputate. Nelle qualificazioni nette sono state le vittorie del San Paolo d’Argon per 13 a 3 con il Dossena e quella per 13 a 5 inanellata dal Mezzolombardo con il Sacca di Goito. Molto più combattute sono state le due finali. In quella per il terzo posto le brembane del Dossena si sono imposte per 11 a 10 sul Sacca di Goito, mentre la finalissima ha visto il quintetto di casa spuntarla al tie break per 8 a 3 su un’indomabile Mezzolombardo dopo quasi due ore e mezza.

Al termine della bella manifestazione, Martina Mazzucchetti, giocatrice e dirigente del San Paolo d’Argon, con un’appassionante riflessione (leggi sotto) ha rammentato quanto il club argonese, le sue ex compagne, le avversarie in campo ma amiche al di fuori del rettangolo di gioco e tutto il “mondo del tamburello”, ricordino con permanente affetto Alice; un’atleta e una persona “speciale”, esempio per tutti. 

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"Abbiamo voluto dedicare questo torneo alla memoria di Alice perché è il modo più semplice e bello per poterla ricordare: stando insieme su questa terra rossa che lei tanto amava e dalla quale correva appena era libera dallo studio, ma soprattutto quando "la bestia", come la chiamava lei, l'artrite reumatoide di cui soffriva, le permetteva di colpire ancora più forte la palla per cercare di allontanarla una volta per tutte. Era una persona davvero speciale, che ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del tamburello e in tutti noi; era una guerriera, in grado di sopportare un dolore fisico e cure debilitanti pur di rimettersi in pista e recuperare la forma al più presto; era un'amica, che non si concedeva facilmente, ma una volta trovata la chiave giusta diventava come una sorella. 

Quando si racconta di Alice è però importante parlare di lei anche al presente, perché ci sono molte cose di lei che ancora vivono. 

Alice è un esempio prima di tutto, per tutte le persone ed in particolare i bambini che combattono la sua stessa battaglia a cui ha mostrato come non mollare mai. Nonostante la sua prematura scomparsa ha vissuto una vita piena e degna di essere chiamata tale. Ha sofferto ed ha goduto di ogni attimo con tutta se stessa. 

Alice è un ricordo, vivo e vegeto dentro ogni persona che l'ha conosciuta ed ha incrociato i suoi passi per brevi attimi, ma soprattutto per chi ha condiviso tutto con lei.

Alice è un sorriso, che spunta e risplende ogni volta che si parla di lei e che la caratterizzava come una persona in fondo dolce e solare.

Alice è un angelo, che torna spesso a farci visita e a ricordarci che, come diceva uno dei suoi miti: "vale la pena di lottare solo per le cose senza le quali non vale la pena di vivere"."

Martina Mazzucchetti.

Nelle foto della ST. San Paolo d’Argon le premiazione e le squadre che hanno disputato il torneo.

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