Il rosario si terrà stasera (martedì) 15 gennaio alle ore 20 nella Chiesa di Nostra Signora Assunta a Ovada, i funerali nella stessa chiesa mercoledì 16 gennaio alle ore 15.
Si è spento all’età di 88 anni Francesco Barisione, grande appassionato di tamburello disciplina della quale è stato arbitro federale. Per parecchi decenni operaio dell’Ormig Ovada, fino alla meritata pensione. La sua vicinanza al gioco del tamburello lo ha accompagnato per tutta la sua esistenza, basti pensare che fino a pochissimi anni fa era ancora al centro del campo a dirigere gli incontri delle categorie inferiori. Poi, una malattia lo ha costretto alla sedia a rotelle e così la sua presenza agli sferisteri si limitava solo alla visione delle gare. Come giocatore, era solito calcare il campo di Sant’Evasio dove era sempre protagonista del gioco ma anche di simpatiche scenette. Perché “Cesco” in primo luogo era un burlone, uno capace di ridere di se stesso prima ancora degli altri. E questo fino all’ultimo, anche quando la malattia iniziava già a prendere il sopravvento.
La sua passione per il gioco del tamburello lo ha trasmesso prima al figlio Gianmarco, una vita sui campi da gioco anche nella massima serie con il Cremolino e l’Ovada, successivamente è toccato al nipote Saverio Bottero, pluriscudettato con il Castelferro, il Callianetto, il Cavaion ed il Castellaro.
Una fotografia in una sua azione di gioco (non certo eccelsa per stile ed abbigliamento) era stata scelta quale copertina in un libro di tamburello scritto da Diego Sciutto. Di questo il buon “Cesco” fu molto orgoglioso perché, come disse allora: “Sarà un modo per ricordarmi”.
