Araldica. Il gruppo dei Tricolori castagnolesi con lo sponsor Manera, il presidentissimo Sobrino e (a sin.) il grande Felice Bertola
Sarà la serata dei Vacchetto, anzi di Massimo in particolare. Il campione d’Italia della pallapugno (tre titoli consecutivi, gli ultimi due a Castagnole Lanze, quattro finora in carriera) sarà festeggiato dalle 20 con la «sua» Araldica al ristorante «Trifula Bianca» di Vezza d’Alba. Cornice che più tipica non si può per questo «cimento» enogastronomico fortemente voluto da Vacchetto padre (Giorgio) e da tutta la famiglia, di cui fa parte tra l’altro anche l’altro capitano-battitore Araldica, Paolo (leader a Spigno). «Se Massimo continua a vincere io continuerò a pagare come un Bancomat per offrire cene. Ma spero di poterlo fare ancora a lungo, magari alternando i successi anche con Paolo...» aveva scherzato il padre dei due Vacchetto, subito dopo la conquista del titolo 2017 da parte di Massimo, a Canale.
Stavolta però sarà una festa particolare per il Tricolore, costretto a sottoporsi ad un intervento chirurgico a inizio dicembre per ridurre i danni di una lussazione alla spalla destra rimediata con la Nazionale durante i Mondiali di sport sferistici in Colombia. Lo sponsor, Claudio Manera (il «signor Araldica) e la società guidata da Mario Sobrino aspettano con ansia il rientro del campione che, nella migliore delle ipotesi non sarà prima di metà aprile. Ma nessuno mette fretta a Massimo: sanno che deve proseguire il suo percorso di riabilitazione nel centro fisioterapico «Cidimu» di Alba, sotto le cure del «collega» Roberto Corino. L’ex battitore di Bubbio, suo compagno in Nazionale, era subito intervenuto dopo l’infortunio, rimettendo parzialmente in sesto la spalla ma soprattutto evitando così ulteriori possibili danni collaterali all’articolazione del giovane fuoriclasse. Tra i due campioni è nato così un rapporto di collaborazione che va oltre la stima professionale reciproca. Una bella storia di sport e fair play.