Damiano Tommasi
Tra poche settimane il mondo del tamburello verrà chiamato ad eleggere il nuovo presidente federale. Praticamente scontata la candidatura per l'attuale numero uno Fipt, il bresciano Edoardo Facchetti, restano aperti i giochi per l'eventuale o gli eventuali competitor.
Il nome che gira con sempre maggiore insistenza è quello di Damiano Tommasi, veronese, dal grande palmares calcistico (scudettato con la Roma, Azzurro ed ex presidente dell'Associazione calcatori). Una candidatura, la sua, finora solo ipotizzata, con l'interessato che ha più volte dichiarato di «essere disponibile a dare una mano, però con l'obiettivo dichiarato di non spaccare il movimento». Ma che qualcuno stia lavorando «dietro le quinte» per sostenere questa candidatura (ribadiamo per ora solo ufficiosa) lo dimostra anche una bozza di lettera, circolata ieri sui social e poi ritirata, ispirata da un finora fantomatico «Movimento del Tamburello» a sostegno dello stesso Tommasi e con un elenco di altrettanto presunti «supporter» della candidatura dell'ex calciatore, che comprendeva nomi di dirigenti, giocatori ed ex giocatori e anche giornalisti (alcuni dei quali coinvolti a loro insaputa e indignati-ignari di qualsivoglia iniziativa del genere). Ora che il clima si stia un po' scaldando in vista dell'importante appuntamento elettorale è abbastanza fisiologico. Così come è prevedibile che non mancheranno critiche e discussioni, soprattutto al termine di un anno mai così difficile per gli sport sferistici (tambass e balòn) causa covid. Ma, senza entrare nel merito degli eventuali programmi elettorali di ciascun candidato, una cosa va certamente riconosciuta al presidente federale uscente: Facchetti ha sempre parlato chiaro e si è comportato con altrettanta lealtà e trasparenza nel modo di porsi, anche dal punto di vista della comunicazione. Una chiarezza (senza sotterfugi), quanto mai auspicabile e necessaria da parte di chiunque voglia governare il (difficile) futuro di questo sport, nel dopo pandemia.