Intervista a Guido Peroni

Fra i premiati alla festa dell’Alegra Settime, in programma venerdì 12 febbraio, ci sarà anche Guido Peroni, in rappresentanza della squadra veronese campione d’Italia del Monte.

Il presidente del sodalizio veneto in questi anni ha costruito una squadra forte e vincente, capace di conquistare tre finali scudetto consecutive negli ultimi tre anni. La prima ad Aldeno non andò bene (sconfitta contro il grande Callianetto), ma nel 2014 e nel 2015 sono arrivati due successi contro Solferino e Medole. Il 2015 per la società veronese è stato un anno indimenticabile, nel quale si è realizzato un “poker” di successi, Coppa Europa, scudetto, Coppa Italia e Super Coppa.

Con il “patron” del Cavaion Monte, abbiamo scambiato alcune considerazioni tecniche.

Come ti sei avvicinato al tamburello?

Mi sono avvicinato al tamburello sponsorizzando la squadra di serie D del Monte, paese dove sono nato. Con il trascorrere degli anni mi sono appassionato sempre di più e ho cercato di far crescere la società come la mia azienda, leader italiana nelle lavorazione rustiche su marmo e granito. Da qui è nato il “binomio” vincente sport-lavoro.

Quali sono le cose positive del tamburello e quali secondo te gli aspetti che devono migliorare?

Il tamburello è uno sport sano e pulito, rappresenta la storia dei nostri paesi, ha il potere, essendo nato nelle piazze, di unire la gente comune di tutte le età e creare sempre nei fine partita momenti conviviali che lo rendono uno sport unico in questo genere. Purtroppo negli ultimi decenni è venuto a mancare un certo ricambio generazionale, dovuto probabilmente ad una mancata politica rivolta ai giovani. A Verona, negli ultimi anni il movimento giovanile sta crescendo, soprattutto grazie alla politica del nuovo comitato, presieduto da Luigi Baruffi, che sta lavorando con gli insegnanti delle scuole, premiando con incentivi le società che si distinguono nel settore giovanile. A livello tecnico bisogna trovare delle formule che premiano chi velocizza il gioco, dove ogni scambio può rappresentare quello decisivo per il punto; diversamente si deve assistere a partite lunghe e noiose che allontanano anche i pochi appassionati rimasti.

Che campionato ti aspetti in generale e come vedi la tua squadra?

Sicuramente senza play off bisogna disputare un campionato costante perché perdere punti lungo la strada, può compromettere l’esito finale. La formazione subirà delle modifiche con nuovi innesti, probabile perciò un cambio d’impostazione del gioco, che, dopo un primo periodo di rodaggio, farà si che i risultati non si faranno attendere anche perché posso contare su un gruppo già affiatato con dei giocatori professionisti che vivono per questo sport (Yohan Pierron, Luca Festi, Stefano Previtali, Federico Gasperetti, Saverio Bottero) e gestiti da persone altrettanto capaci, quale il direttore tecnico Edoardo Facchetti, il vice Edoardo Peroni ed il preparatore atletico “Ago” (Agotino Scaroni). Un giudizio sui due nuovi innesti di grande qualità ed esperienza Andrea Petroselli e Riccardo Dellavalle Penso che avere due giocatori così nella propria squadra sia il sogno di tutti i presidenti, inseriti in un gruppo forte ed affiatato, possono essere un valore aggiunto per esperienza e professionalità. ​

Quali sono le squadre che temi di più nel prossimo campionato?

​Sicuramente il Castellaro è la squadra più quotata, visti i due campionati precedenti. Nel suo organico ci sono giocatori forti e di grande esperienza. Il Solferino ha cambiato molto e in rosa può contare su giocatori di grosso calibro che se trovano l’equilibrio giusto, possono lottare, fino alla fine, per il primato in campionato. Poi ci sono un gruppetto di squadre, quali Guidizzolo, Cremolino e Medole che possono diventare la sorpresa del campionato.

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