Grande partecipazione di pubblico e commozione nella giornata che Montechiaro dedica in ricordo a Nazario Tirico a conferma di un grande affetto e di un programma indovinato. Lo sferisterio a libero teatro di memorabili edizioni della Supercoppa con folle oceaniche e terreno di gioco dell'epopea del Montechiaro targato Paolo Luzi è stato intitolato a Nazario infaticabile dirigente della società ed in seguito approdato al Callianetto.
Proprio le due squadre del cuore si sono sfidate in una partita spettacolo vinta dal Callianetto 13-9 dopo esser stato sotto 6-9 grazie ad un buon avvio dei locali con un Giancarlo Tasca incisivo in mezzo. Il Montechiaro riproponeva la squadra più amata e più forte di sempre quella del 2005 finalista in Coppa Italia a Goito e seconda in campionato a causa dell'inarrivabile Callianetto. Mancavano solo Massimo Teli e Gigi Sottini mentre il tecnico Quinto Leonardi subentrato in corso d'opera a Beppe Bonanate ha visto la sua ex squadra dalla panchina del Callianetto con cui recentemente ha riassaporato la gioia dello scudetto.
Nel Montechiaro niente turn over come ai bei tempi con a fondocampo la coppia Alessio Monzeglio ed Alberto Botteon in attesa dell'ideale staffetta a Cremolino, in mezzo Ivan Briola ha rilevato a metà gara Tasca, al cordino Walter Derada e Manuele Tirico tornato per un giorno all'antico ruolo. Il Callianetto si è presentato al completo anche se Manuel Beltrami ha fatto solo una fugace apparizione dando spazio dietro a Riccardo Dellavalle ed Andrea Petroselli ovvero l'atteso fondocampo del nuovo Medole. Al centro Manuel Festi straripante nella seconda parte e davanti Cavagna e Previtali, una fabbrica di quindici. Partita divertente dove è stato bandito il palleggio con scambi corti per punti spesso spettacolari.
Il miglior ricordo di Nazario è stato testimoniato dai 500 euro raccolti nel corso della giornata da destinari alla ricerca contro il cancro