Premio L'Alegra Il Tambass 2015

PREMIO L'ALEGRA IL TAMBASS 2015

Si terrà venerdì 12 febbraio alle ore 20,30 presso il ristorante Mac Cha Dira di Settime (At), la cerimonia di consegna dei premi L'Alegra - Il Tambass stagione sportiva 2015.

Come ogni anno, in occasione della cena sociale dell' A.S.D. Alegra Settime, alla presenza di amici e tesserati, saranno consegnati i premi, in ricordo del Dott. Secondo Grassi e Piero Musso, ai più importanti esponenti del mondo tamburellistico nazionale e, per la prima volta quest'anno, anche della pallapugno.

PRESENTAZIONE  E PREMIAZIONE SQUADRE ALEGRA SETTIME

presentazione squadra serie C muro Maschile

A Settime si ritorna giocare a muro

premiazione squadra serie A femminile 2015 vincitrice Coppa Europa e Coppa Italia

Coppa Italia a Dossena, trionfano Settime e Monale

presentazione squadra serie A femminile 2016

Beatrice ZENI, Silvia GOZZELINO, Jessica GOZZELINO, Antonella NEGRO, Irene MUSSO, Sally VALLE, Madalina CIOBANU, Debora MARUCCO, Chiara ZENI. D.t. Claudio DI MARE

ALBO D'ORO

PALLAPUGNO

GIORGIO & MASSIMO VACCHETTO - riconoscimento speciale

LA DINASTIA DEI VACCHETTO

La famiglia Vacchetto, originaria di Canale, protagonista del gioco della pallapugno negli ultimi trentacinque anni. Si inizia con Giorgio, promessa degli anni'80, due volte secondo classificato in serie A e quattro volte Campione d'Italia di serie B. Per opera del suo pugno il grande Felice Bertola il 23/08/1989 sconfitto 11-10 nello sferisterio di Dogliani retrocede in serie B. Si arriva poi ai figli di Giorgio, Massimo, più giovane battitore campione italiano della storia della pallapugno (19 anni nel 2012) e nelle ultime stagioni protagonista di un duello al potere con il rivale Bruno Campagno, e Paolo, che insieme al fratello detiene il record dell'esordio più precoce come battitore della serie A (18 anni); sia Giorgio che i primi due figli sono stati nazionali italiani. Ultimogenito della famiglia è Alessandro, un anziano ed esperto tifoso albese lo vide all'opera contro il muraglione di Vignale nel 2014 e subito sentenziò che aveva le caratteristiche per divenire persino più forte dei fratelli. Se la sua profezia si avvererà probabilmente la famiglia Vacchetto sarà protagonista nei futuri trent'anni del pallone elastico.

GIORGIO VACCHETTO, classe 1964

MASSIMO VACCHETTO, classe 1993

PAOLO VACCHETTO, classe 1996

ALESSANDRO VACCHETTO, classe 2004

La dinastia dei Vacchetto

Una giornata particolare con i Vacchetto

 

TAMBURELLO

STEFANO PANZINI combattività

Stefano Panzini, classe 1971, originario di Montechiaro, inizia la carriera nel proprio paese in serie D nel 1986, sale di categoria l'anno successivo ed arriva alla B nel 1989. L'organico tutto indigeno viene rinforzato con l'ingaggio di Giorgio Cavagna e Beppe Bonanate arrivando a dominare il girone eliminatorio; buon viatico per i giovani del Montechiaro che vincono infatti il campionato italiano juniores e l'anno successivo, senza Bonanate, arriveranno secondi nel girone piemontese di serie B. Nel 1991 passa al Torneo a muro dove si dimostra un ottimo fondocampista, calcolatore e molto calmo, tanto che sul campo casalingo appare imbattibile. Nella stagione 1998 con la maglia del Castell'alfero insieme ai compaesani Redoglia e Vercelli, ed a Fulvio Natta e Antonio Surian, stravince il campionato, bissando poi il successo nel 2000 a Montemagno. Nel 2004 a Montechiaro raggiunge la finale ma viene sconfitto nello storico derby dai cugini del “Grandi Sport” per 19-17 e dopo un passaggio al Tonco ed uno a Grana nel 2006 a fine campionato annuncia il suo ritiro, anche se più tardi riprende l'attività in maniera saltuaria, giocando qualche partita fra Montechiaro, Vignale e Faenza. Ritorna a tempo pieno nel 2013 con la maglia del Portacomaro di Franco Capusso e disputa un ottima stagione, smentendo chi lo dava per finito e raggiungendo infatti la finale, persa poi contro un invincibile Grazzano. Nel 2016 sarà ancora uno dei protagonisti del Torneo del Monferrato, disputando il torneo con la maglia del Rilate sul campo amico di Montechiaro.

Stefano Panzini, andata e ritorno

Intervista a Stefano Panzini

 

FRANCO ZENI alla carriera

Franco Zeni, classe 1972, trentino di Mezzolombardo, apprende l'arte del tamburello dal padre Livio, allenatore ed arbitro federale deceduto nel mese di settembre a cui dedica idealmente il riconoscimento. Esordisce in serie B all'età di sedici anni nella prima squadra del Mezzolombardo, rimanendovi fino al 1992, laureandosi anche campione d'Italia Juniores nel 1990. Dopo altri tre anni, sempre con il Mezzolombardo ma in serie A2, nel 1995 arriva con la conquista del terzo posto la serie A dopo 20 anni di attesa. Nel 1997/98 gioca con la maglia del Bardolino, sempre nella massima divisione, diventando uno mezzovolo tra i più quotati, tanto che nello stesso periodo, fa parte dei "magnifici otto" al torneo Numero Uno di Cocconato, dove si classifica secondo nel 2000; con i lacustri vincerà anche la Coppa Italia nel 2002. L'ultima stagione da mezzovolo a Monte fu nel 2012, dato che superati i quarant'anni, diventa un altrettanto valido fondocampista, mettendo tamburellisticamente casa nel mantovano, disputando così una stagione a Castellaro e due a Cavriana, dove giocherà anche la serie A 2016. Più volte nazionale italiano, ha fatto parte della spedizione che conquistò la medaglia d'argento ai mondiali open 2012 in Francia ed il Campionato Europeo nel 2014 nella sua Mezzolombardo, mettendo a segno “il quindici” finale del trionfo.

Franco Zeni, bel mezzovolo 

Intervista a Franco Zeni

 

GUIDO PERONI patron Cavaion Monte - riconoscimento speciale

Da un gruppo di amici e appassionati del posto, viene costituita a Monte, il 6 dicembre 2007, l’associazione sportiva dilettantistica A.S.D. “A.T. Monte – Peroni Marmi” di cui Guido è il Patron: è l’inizio di una serie di successi che arriva fino ad oggi. Con il trascorrere degli anni Guido ha cercato di far crescere la società come l’azienda, leader italiana nelle lavorazione rustiche su marmo e granito. Da qui è nato il “binomio” vincente sport-lavoro. Nel 2008, partecipa al campionato di serie D e vince subito lo scudetto, ripetendo l'impresa l'anno seguente in serie C. Quello di B viene mancato di un soffio. Nel 2011 arriva il debutto in serie A e nel  2013 la grande rivoluzione diventando la regina del mercato con Pierron, Teli, Luca Festi, Gasperetti e Festino con Edo Facchetti coach. A fine stagione arriva la SUPERCOPPA. La rivoluzione da i suoi frutti nel 2014 : COPPA EUROPA, SCUDETTO e SUPERCOPPA  Nel 2015 Guido Peroni sdebitato dall'obbligo morale di vincere lo scudetto a Monte porta a compimento la fusione con il Cavaion, la novità del big monferrino Monzeglio ed arriva la stagione perfetta vincendo tutto il possibile:  COPPA EUROPA, SCUDETTO, COPPA ITALIA e SUPERCOPPA. Nel 2016 si ripresenta come la squadra da battere con le leggende Dellavalle e Petroselli

Intervista a Guido Peroni

Guido Peroni: biografia di una passione

 

ASD NOARNA al presidente Giulio Natella e direttivo presente - riconoscimento speciale

NOARNA ED I SUOI  CAMPIONI

Per capire a fondo la splendida realtà di Noarna gli aspetti di rilevo da evidenziare sono la CAPACITA' ORGANIZZATIVA, il CREDO GIOVANILE ed i tanti CAMPIONI e praticanti la logica conseguenza.   Suggestivo e da imitare il modo in cui la comunità di volontari fa sistema verso l'obiettivo comune di garantire la perfetta riuscita di ogni manifestazione sotto ogni aspetto dalla ristorazione, alla logistica, al sistemazione del campo L'edizione della Coppa Italia nel 2008 la fece conoscere al grande pubblico.  Piccole e grandi storie s'intrecciano fino ad arrivare alle due edizioni delle finali scudetto del 2014 e del 2015 ed il ritorno per il 2016 ad essere di nuovo protagonista per le finali di Coppa Italia tornata alla vecchia formula vincente.   Durante l'anno tante iniziative e tantissima l'attività di base, a livelli più alti fino a quella giovanile con un vivaio in continuo rinnovamento e ricco di soddisfazioni.

La società è presieduta da Giulio Natella, vice Giampaolo Merighi, segretario Tiziano Fiorini, economa Marialuisa Fiorini, consiglieri Marco Festi, Adriano Merighi, Sergio Merighi, Luca Pastoressa, Mara Festi.

Sette i giocatori originari di Noarna in campo nella prossima serie A. 21 i titoli nazionali conquistati di cui 18 a livello giovanile. Credo che basti a rendere l’idea

Intervista a Giulio Natella, presidente Asd Noarna 

Asd Noarna, una storia da raccontare

 

ALESSANDRO APPIANO muro

Alessandro Appiano, "Sandro", classe 1974, originario di Monale, entra a far parte del vivaio monalese nel 1981 e dopo una lunga trafila nelle categorie giovanili si laurea Campione d'Italia juniores nel 1991. Lascia Monale nel 1993 per approdare al Soglio, primo assaggio di Torneo a muro, per passare poi al Cunico, serie B a libero; ritorna a Monale per qualche stagione e di nuovo nella B nazionale nel 2002, questa volta con la maglia della Pro Loco Settime. Primo successo nel Torneo a muro con il Montechiaro Grandi Sport dove insieme a Medesani e Sampietro regala nel 2004 lo storico e finora unico titolo monferrino ai tifosi montechiaresi. Dopo un lungo pellegrinaggio che lo porta a giocare in sequenza con le squadre di Moncalvo, Montemagno, Rocca d'Arazzo, Grana, Vignale e Castell'alfero, nel 2014 passa al Grazzano Badoglio, diventando un pilastro della formazione che arriva alla vittoria dei campionati 2014 e 2015 con lo score mostruoso di una sola sconfitta su 35 incontri disputati. Nel prossimo campionato sarà nuovamente di scena a Montemagno, veterano di un gruppo di giovani promettenti che proverà a guidare con la propria esperienza e l'innata capacità di leader sia in campo che al di fuori nella vita quotidiana. Oltre ai trionfi agonistici Sandro da qualche anno si dedica anche al ruolo di direttore tecnico: ha cominciato a Grana, lo ha fatto nella disciplina gemella dell'indoor ed ha recentemente accettato la guida del settore giovanile a Montemagno.

Sandro Appiano, il re del muro 2015

Intervista a Sandro Appiano

 

LUCA FESTI open

Luca Festi, classe 1988, trentino di Noarna e figlio di quel Marco ex giocatore e bandiera del Noarna oltre che naturalmente fratello di Manuel, con il quale nelle ultime stagioni si contende in famiglia la palma di miglior mezzovolo italiano. Inizia nel settore govanile del suo paese, ed all'età di sedici anni esordisce nella serie B nazionale. Nel 2005 passa al Mezzolombardo, giocando nella squadra di serie D ed iniziando anche a sentire il profumo della massima serie con alcune presenze in panchina, per poi esordire finalmente nel 2006 a Castellaro allorchè si ricongiunge al fratello. Dal mantovano inizia la scalata al ristretto gruppo dei grandi mezzovoli, dato che dopo Castellaro Luca passerà alla Cavrianese per trasferirsi poi nel veronese, prima a Sommacampagna e poi finalmente nel 2013, dopo essere oramai diventato uno dei giocatori piu quotati del panorama nazionale, arriva il trasferimento che da la svolta alla sua carriera, quello al Monte Peroni. Nella prima stagione subito un secondo posto con i veneti che si arrendono in finale solo all'ultimo invincibile Callianetto ma nel 2014 è finalmente scudetto. Luca Festi insieme a Teli, Pierron, Previtali, Festino, Mosna e Sergio Facchetti vince la finale contro il Solferino e riporta lo scudetto in terra veneta dopo ben 28 anni. Nella stessa stagione vince anche la Coppa Europa e la Supercoppa italiana e si laurea Campione Europeo Open con la nazionale italiana. Bissa il trionfo in campionato nel 2015, facendo il pieno con le vittorie di Coppa Italia, Coppa Europa e Supercoppa Italiana.

Intervista a Luca Festi

Luca Festi, il campione open 2015

 

ALICE MAGNANI femminile (alla memoria)

Alice nella sua carriera ha saputo conquistare numerosi successi grazie ad una intensa attività sportiva iniziata sul campo di tamburello di Segno nel 2000, alla giovane età di sette anni. Con le maglie di Noarna, Segno e Tuenno vince nel corso degli anni diversi titoli nazionali giovanili sia nell'open che nell'indoor, ottenendo anche un riconoscimento come miglior giocatrice italiana juniores. A Palazzolo inizia poi la serie dei successi nelle categorie federali, vincendo lo Scudetto, la Coppa Italia e la Supercoppa di serie B. Nel 2010 passa alla Cameranese e sarà un’annata da ricordare dato che Alice rivince Campionato Coppa Italia e Supercoppa ed è chiaro che è ormai pronta per l'approdo in serie A. Si trasferisce infatti al San Paolo D’Argon dove giocherà per tre anni: perla di questa esperienza sarà la Coppa Europa per club in Francia. Dopo aver indossato la maglia della Nazionale in tutte le categorie giovanili, arriva anche alla Nazionale A e nel dicembre 2011 conquista l'europeo in Ungheria poi l'anno seguente il Mondiale Indoor e nel 2014 anche l'Europeo open. Per la stagione 2015 approda alla formazione trentina del Sabbionara con l’obiettivo di vincere quel titolo italiano di A che ancora manca nella sua bacheca ma l'avventura si interrompe in quel tremendo giorno in cui il destino ha chiamato Alice lontano dai suoi cari e dal quel tamburello cui ha dedicato se stessa con gioia, sacrificio e passione, ottenendo certo molti successi ma purtroppo sicuramente solo una minima parte di quanto meritasse.

Intervista al papà di Alice

Alice Magnani, campionessa e sognatrice

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