Parussa rimonta e festeggia. Per Raviola una nuova sconfitta

(PAOLO CORNERO-UFFICIO STAMPA SUBALCUNEO) - Capitan Raviola e i compagni di squadra cuneesi

Il capitano di Cuneo era già stato superato a sorpresa da Torino

In un campionato nel quale continuano a «cadere le teste coronate», è arrivato un altro risultato a sorpresa. Nel recupero dell’incontro della quarta giornata della serie A di pallapugno «Trofeo Banca d’Alba-Moscone», rinviato domenica scorsa per il maltempo, la «ghigliottina» si è abbattuta sul campione d’Italia Federico Raviola (Acqua S. Bernardo Spumanti Bosca) che è stato sconfitto da Enrico Parussa (Olio Roi) per 11-8.

A Santo Stefano Belbo
Si è in pratica ripetuto quanto era accaduto a Santo Stefano Belbo con l’esordiente Gilberto Torino che si era concesso il lusso di battere nientemeno che il campione d’Italia. In una serata fredda (a S. Stefano era stato il vento a recitare un ruolo di primo piano) Raviola non voleva ripetere quell’esperienza ed è sceso in campo concentrato, andando subito in vantaggio per 3-0. Solo a quel punto Parussa ha «rotto il ghiaccio» (1-3), ma dopo il 2-5 ha piazzato un mini «break» ed è arrivato al riposo sul 5 pari. Dopo la sosta i due contendenti sono andati avanti con un gioco per parte fino all’8-8, poi Parussa ha rotto gli indugi e con un parziale di 3 giochi a zero è volato verso il successo. 
In classifica Parussa aggancia Raviola, Campagno e Torino a quota 2; in testa solitario e imbattuto Paolo Vacchetto che sembra orientato a rilevare il ruolo del fratello un po’ in difficoltà.
«Eravamo partiti bene»
Speculari le dichiarazioni dei due capitani. Raviola: «Siamo partiti bene e avremmo dovuto sfruttare meglio la prima parte, andando in vantaggio e non consentendo ai nostri avversari di pareggiare. Non siamo in crisi, ma commettiamo errori e non chiudiamo le partite quando è ora. Quest’anno il campionato sarà duro per tutti». 
«Senza obiettivi»
Parussa: «Abbiamo sbagliato troppo all’inizio, anche perché loro hanno giocato bene in partenza. Forse noi ci siamo adattati meglio al campo ligure e, dopo l’8-8, siamo partiti e abbiamo chiuso bene. Per ora il mio campionato è positivo, ma non mi pongo obiettivi precisi: punto ad arrivare il più in alto possibile senza timore di affrontare i grandi».

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