Il tamburello tra sport, storia e cultura

IL CONVEGNO. VIAGGIO NEL TERRITORIO PER SCOPRIRE LE ORIGINI DELLA DISCIPLINA

i ragazzi del Cereta

MANTOVA Il tamburello non è solo sport, è anche storia e cultura. Storia e cultura che caratterizzano in particolare l’Alto Mantovano e lo raccontano con quell’entusiasmo che è tipico di questa disciplina sportiva.
A margine delle gare della prima parte della due giorni tamburellistica allestita dal Comitato provinciale Fipt di Mantova, con il pieno sostegno di quello regionale lombardo, e inserita nel calendario di Mantova Città Europea dello Sport, si è tenuto un interessante convegno sulla storia degli sport sferistici e del tamburello, che si è svolto nel contesto della Grana Padano Arena di Mantova. A coordinare i lavori era il presidente provinciale Giancarlo Rizzi, che ha ringraziato il Comune di Mantova, rappresentato dall’assessore allo Sport, Paola Nobis e da Monica Bignardi dell’Ufficio Sport, e il delegato provinciale del Coni Giuseppe Faugiana.
Al professor Rodolfo Signorini, accademico virgiliano, è stato affidato il compito d’illustrare le prime opere in cui un gioco molto simile alla pallatamburello veniva descritto nella “Zanitonella” di Teofilo Folengo. Anche l’intervento del giornalista Franco Binello ha raccolto l’attenzione dei presenti mettendo in luce la grande passione che questo sport aveva suscitato negli anni ’60 e ’70.
Per quel che concerne gli atleti virgiliani, il presidente regionale, Enzo Cartapati, ha ricordato le figure di personaggi mantovani che hanno fatto la storia del tamburello nostrano.
A conclusione del convegno, il presidente della Commissione Storia e Documentazione della Fipt Enzo Cartapati ha ricordato la nascita, a fine ‘800, del tamburello come sport, con regolari campionati, i tentativi, mai andati a buon fine, di entrare nel novero degli sport olimpici, la sua esclusione nel 1928 dal Coni e l’inclusione nell’Ond, l’Opera nazionale dopolavoro, voluta da Mussolini per gli sport da lui considerati minori ai quali fu affidato il compito di “contribuire al miglioramento etico e morale della razza”.

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