Ad Alba "match of the matches" Vacchetto vs Campagno

Lo sguardo del volto, la mimica svagata, le parole sincopate del "Notaio" manifestavano tutta la paura per la gara difficile, molto meglio che una tesi di psicologia, dal momento che voci serpeggianti tra il pubblico davano addirittura assente il suo" Pupillo Campagno" affetto, si dice, da problemi alla spalla destra.

Ma al Mermet non è serata qualunque, quella è segnata come "match of the matches" e di fronte a certi impegni non esistono antidoti o scuse di sorta. Così alle nove esatte Vacchetto Massimo e Bruno Campagno si trovano di fronte, al cospetto (sic!!!) di un pubblico strabocchevole, manna per questi tempi, che vuole soltanto divertirsi e tifare per chi offre le migliori garanzie di spettacolo. L'effetto "Mermet" è irripetibile e questo basta a quantificare il numero dei tifosi che soffocano ogni angolo dello storico sferisterio. Parte bene il Campione d'Italia e si aggiudica il primo gioco ma "l'outsider " Vacchetto dimostra di essere in serata e colpisce continuamente piazzando sciabolate lungo il muro che spingono più volte gli spettatori ad applausi a scena aperta.

Non tragga in inganno le serie di giochi che portano Vacchetto sino al 5 a 1 perchè Campagno resiste e spolvera molte volte le righe lontane dello sferisterio, quelle che portano all'intra. E' spettacolo puro, con battute e rimesse che superano i settanta/settantacinque metri e mandano in sollucchero tifosi e gli dei dell'Olimpo, gaudenti e felici di una simile goduria. Si va al riposo sul 7 a 3 ed alcuni, non molti per la verità, credono ancora nella rimonta del Bruno nazionale. Ma al rientro lo spettacolo che si presenta è qualcosa di orribile, perchè Campagno manda in campo un ologramma che nulla a che vedere con il nobile sport della "Pallapugno".

Falli evitabilissimi e banali, pressapochismo, calo di forma?, abulia generale, ingredienti che mandano al tappeto anche i colleghi travolti ed asfaltati dal quartetto avversario dove Voglino, ben assencondato dai terzini, sciorina e dipinge giochi di prestigio e giocate di alta classe. E Vacchetto: avanza e chiude a forza di "intra" accompagnate da continui battimani e scene di isterismo: altro che Mondiale brasiliano!!! Pochi minuti: mugugni, improperi, sberleffi, satire e lazzi accompagnano mestamente Campagno ed il suo gruppo negli spogliatoi, a meditare il motivo di un simile rovescio.

Altro spettacolo in casa albese, dove Vacchetto, Massimo, rilascia sorrisi, strette di mano, fotografie ed interviste a iosa, felice per questa audace impresa, contro il suo avversario UNO. Festa grande, anche per Paolo Voglino che a centro campo accoglie i suoi tifocompaesani che con urla, incitamenti, slogan e manifesti fanno gli auguri al loro cittadino illustre per i 50anni di pochi giorni prima ed i giovani rendono omaggio al loro "professore" che li cura, li assiste nel lungo cammino sportivo per diventare Campioni, nello sport ma anche nella vita.

Auguri grande Paolo da Cerot e da tutti gli sportivi della redazione libera....da oscenità e stipidi cavilli, sempre al servizio della verità. 

Didascalie: Vacchetto battuta, intervista, Voglino con Giovanni Aresca, festa per Voglino, Cerot con Vacchetto.

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