Pallapugno, si torna alla “Formula Bresciano”

L’ingresso in campo di Raviola e Dutto nella finale scudetto 2018 vinta dal capitano cuneese, per la prima volta campione d’Italia.

Sospese per un anno le novità regolamentari ma la finale scudetto si giocherà su cinque gare

É durata lo spazio di un mattino la nuova formula del campionato di serie A di pallapugno. Dopo avere «pensionato» la vetusta «Bresciano», introdotta nel 1994 e rimasta sostanzialmente immutata, la Federazione aveva varato una formula innovativa che rompeva drasticamente con il passato. Il presupposto era che al massimo campionato partecipassero dieci squadre. 
Invece le cose sono cambiate: Alba, promossa dopo avere vinto il torneo cadetto, ha rinunciato alla serie A perché non è riuscita a ingaggiare un battitore valido, essendo tutti i migliori già accasati. Il lotto delle squadre è così sceso a nove. «Alcune società - hanno detto in ambiente federale - avrebbero giocato un numero di gare veramente esiguo: è stato giocoforza tornare sui nostri passi». 
La soluzione? È stata riesumata la vecchia «Formula Bresciano» che vivrà ancora un anno di gloria; la novità è stata rinviata al 2020.
I cambiamenti proposti erano notevoli: dopo un girone all’italiana di andata e ritorno, le prima quattro classificate accedevano al girone Gold, la quinta e la sesta al girone Silver insieme alle vincitrici degli spareggi fra le ultime quattro. In semifinale le prime due del Gold e le vincitri degli spareggi fra la terza e la quarta del Gold e le prime due del Silver. Fra le novità l’azzeramento di punti della prima fase e la finale scudetto al meglio dei cinque incontri.
Viste le difficoltà tutte le novità sono sospese e si torna alla «Bresciano». Dopo la prima fase (andata e ritorno) le prime cinque vanno ai playoff e le ultime quattro ai playout. Le prime tre dei playoff approdano poi in semifinale con il vincitore degli spareggi tra le ultime due dei playoff e la prima dei playout. Mantenuta invece, ed è una novità positiva, la finale su cinque gare, le prime due in casa delle finaliste, le altre in campo neutro. 
Il campionato inizierà il 12 e 13 aprile; SuperCoppa a Dogliani prima dell’inizio del torneo. Confermata anche la formula della Coppa Italia che inizia dalle semifinali: si qualificano le prime quattro squadre al termine dell’andata. 

Nove squadre al via
San Benedetto Belbo (Dutto); Castagnole Lanze (Massimo Vacchetto); S. Stefano Belbo (Torino); Canalese (Campagno) che gioca al Mermet di Alba; Cortemilia (Gatto); Dolcedo (Parussa); Mondovì (Barroero); Spigno (Paolo Vacchetto) e Subalcuneo (Raviola).

Fra i cadetti
«Bresciano» anche in serie B: undici squadre al via, prime quattro ai playoff, seconde quattro ai playout, ultime tre al girone retrocessione. Una promozione in serie A e una retrocessione in C1.

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