Chiusano 50: la grande festa

CHIUSANO 50

1968-2018: CINQUANT'ANNI DI TAMBURELLO NEL PAESE DEI CAMPIONI. FESTA SPECIALE CON LA STORICA PROMOZIONE IN SERIE A

"Questi ragazzi ci hanno portato dopo una lunga e faticosa salita iniziata dalla serie C muro fino a passare velocemente dalla serie B in un posto meraviglioso dove il panorama sulla vetta è magnifico" come ben sanno Riccardo Dellavalle ed Andrea Petroselli con oltre 30 anni di militanza nella massima serie e 15 scudetti, Samuel Valle fresco vincitore del quarto titolo, vertigini pure intraviste da Daniele Ferrero. Come società sarebbe un sogno impossibile lo scudetto in questo paese di poco più di 200 anime pur essendo capitale del tamburello ma per qualche giocatore la possibilità di emergere ai massimi livelli si fa concreta.

Festeggia così un commosso Riccardo Dellavalle la storica promozione in serie A arrivata proprio nel cinquantesimo anniversario della fondazione. I 40 anni del Chiusano erano stati rivissuti con un bel libretto di Lorenzo Monticone attingendo dagli archivi di Giorgio Valle e dalla memoria storica dei protagonisti. Il ciclo si chiudeva con lo storico successo in Coppa Italia del Chiusano di serie B dei giovani Yohan Pierron e Samuel Valle, ora freschi dell'ottavo e quarto titolo col Cavaion.

Un decennio dopo la comunità di Chiusano si ritrova in pompa magna nella sala consiliare per festeggiare l'ambito traguardo e l'impresa di questo gruppo di ragazzi seguiti dall'inizio da Paolo Cardona a cui si sono aggiunti strada facendo Dellavalle e Petroselli. Artefici della promozione in serie A colmando la fame di tamburello di qualità nell'astigiano dopo il ciclo del Callianetto e la meteora Cinaglio sono Francesco Tanino, Andrea Petroselli, Matthieu Dellavalle, Filippo Martinetto, Lorenzo Petrini, Daniel Dellavalle, Riccardo Dellavalle e Paolo Cardona, gli otto moschettieri. Importante la conduzione tecnica di Sandrine Nicole con il tattico Giorgio Valle.

Questa grande storia cominciò dalla follia o euforia dei soci fondatori che ebbero la felice intuizione di creare l'entusiasmo con la costruzione del campo e la fondazione della società. Dei soci fondatori sono intervenuti il campione Giuseppe Bosco che insegnò i trucchi del mestiere alle generazioni a seguire, Vittorio Mussa poi diventato apprezzato arbitro, Fiorenzo Bosco e l'assicuratore Augusto Maccario. Tutti in piedi per un applauso anche ai protagonisti che ci assistono da lassù dal primo presidente Riciotti Mussa a Carlo Dellavalle.

Una ricetta in parte segreta visti gli eccezionali risultati rispetto ai vicini Cinaglio, Camerano, Settime e Montechiaro, sempre più proiettato verso il muro.

Nella serata condotta da Paolo Cardona con i saluti del sindaco Marisa Varvello e delle autorità sportive ha visto le sinergie di tutta la comunità con i giovani a curare la parte video col grande materiale documentale di Giorgio Valle in cui si sono susseguiti i vari momenti della parabola sportiva con i primi successi giovanili, la scoperta della Francia, l'unico scudetto assoluto vinto - quello di serie C nel 1997 - ricordando personaggi che hanno lasciato il segno come Renatino Gerbi a cui è intitolato il campo, Sandro Ferrero, Enrico Molino primo giocatore di Cinaglio ingaggiato nei gialloblu di cui oggi vi è profonda commozione per l'ultimo saluto. Non ci scorderemo mai la sua frase: "un paese dove non c'è sport muore".

A margine la parte enogastronomica curata dai volontari in un locale impreziosito da tante fotografie in cui aneddoti e speranze si inseguono portando avanti quel senso di orgoglio di cui va fiero con tutta la comunità il presidente Clementino Boracco anche con inediti capitoli da scrivere grazie ai nuovi innesti giovanile che iniziano a cimentarsi con la disciplina stimolati da esempi e maestri di eccezione.

Una marcia in più è arrivata dai grandi estimatori della realtà di Chiusano grazie alla saggezza e vicinanza di personaggi illustri ed illuminati come Bruno Porrato, Angelo Uva, Pino Conrotto, Aldo Marello detto Cerot e Sandro Vigna presente con lo spirito e la concretezza che da sempre lo contraddistingue.

Nell'occasione premiati gli scudettati chiusanesi del 2018: Cecilia Dellavalle serie A femminile open col Tigliole, Annalisa Petroselli e Lucrezia Cardona under 18 open femminile con il Monale e Samuel Valle scudetto e Coppa Italia con il Cavaion.

Gran finale con i precursori esibendo la prima storica maglia intorno alla grande torta celebrativa rinnovando l'appuntamento alle prossime battaglie, questa volta nel tamburello d'alta quota, da affrontare con le consuete risorse umane comprese quelle inimmaginabili.

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