Foto di gruppo a Cerretto Langhe con i 10 vincitori del Balun d'Or (unico assente Alberto Sciorella)
Mentre i campionati maggiori stanno entrando nel vivo con la disputa delle semifinali, la Federazione della pallapugno si appresta a modificare alcuni aspetti della normativa, «correggendo», in particolare, l’ormai vetusta «formula Bresciano».
Secondo le prime anticipazioni, nel 2019 le squadre di serie A saranno ancora dieci (sarebbero troppe, secondo alcuni, in rapporto al numero dei giocatori veramente in grado di «frequentare» il massimo campionato) e dodici quelle di B.
Le novità riguardano soprattutto i playoff e i playout, ai quali prenderanno parte soltanto quattro squadre che, particolare significativo, non manterranno, come ora, i punti della regular season, ma ripartiranno da quota zero.
Alla Coppa Italia
Alla Coppa Italia parteciperanno le prime quattro classificate al termine della prima fase. Resta invariato, invece, per ciascuna squadra il monte punti dato dalla somma del «valore» dei giocatori che la compongono: 1150 per la A, 671 per la B, 307 per la C1 e 130 per la C2.
Vantaggio in battuta
Vengono confermati (anche questa è una norma molto discussa) i metri di vantaggio in battuta (da uno a tre, secondo una complicata tabella) concessi dai giocatori che «valgano» almeno 825 punti agli avversari che abbiano un punteggio inferiore.
Stop agli «over 50»
Novità anche per i «senatori»: in A e in B non si potranno schierare giocatori over 50. Confermato l’obbligo del settore giovanile: almeno tre squadre per le società di A, due per quelle di B. Il Consiglio federale della prossima settimana dovrebbe ratificare queste proposte.