Campane a festa nel borgo tornato “re” del tambass

GRAZZANO BADOGLIO DOPO IL TRIONFO

Un «rumoroso» gruppo di supporter grazzanesi

Campane a festa per dare a tutto il paese la lieta novella. Grazzano è tornato campione! Festa improvvisata rigorosamente ai «Cumba», Circolo combattenti dove la passione per il tambass vive dodici mesi l’anno. Qui dove si rigiocano ai tavoli le sfide della domenica prima e del campionato precedente domenica spazio solo per brindare. Tavolo d’onore agli ultimi sette trofei, quasi analoghi nelle plastiche forme e comune denominatore l’asso Vittorio Fracchia (ma anche del terzino Pietro Giroldo). Festa delle prime volte per gli altri quattro titolari come per il parroco Jean Baptiste Tsogbetsey Kokou, insediatosi due anni fa. Invece c’erano già a festeggiare alla prima edizione del Torneo del Monferrato nel 1976 come oggi Piero Monti, dirigente che la finale l’ha vista a distanza dal catino, tanto sono l’emozione e coinvolgimento. Allora come oggi fanno festa Graziano Foglia ed ancora l’ex sindaco Pier Domenico Penna tornato ai fornelli cucinando il banchetto improvvisato con la moglie Germana Mazzucco e gli altri volontari. Presente la prima cittadina attuale Rosaria Lunghi. Sulla finale appena vinta torna il tecnico Fabiano Penna: «Abbiamo sbagliato poco, siamo riusciti a fare il nostro gioco: palla lunga senza toccare troppo il muro. La vittoria è di tutti, di chi ci sostiene nella dirigenza come dei tanti tifosi con cui condividiamo successi ed emozioni». «Non ci davano nei quattro e siamo entrati con l’ultimo posoto. Quasi spacciati alle semifinali poi siamo arrivati alla sfida più importante e vincerla» conclude il coach, fedele allo scaramantico tutore al ginocchio. Se per lui il primo successo del 2012 aveva preceduto di un giorno il matrimonio, questa ha seguito di uno l’anniversario. La gioia di domenica e quelle che verranno a seguire, cancella il momento più nero del tambass a Grazzano con la penalità della passata stagione. «C’era scoramento, la voglia di abbandonare tutto poi la passione non muore mai ed attraverso i giocatori ci siamo ricompattati per un cammino iniziato in silenzio e concluso col successo» dice il presidente Alessandro Redoglia. 

 

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