Vacchetto junior ha sconfitto Dutto. Aggancia Campagno

L’obiettivo di portare a 7 i punti di vantaggio su Davide Dutto (Tealdo Scotta) è stato raggiunto da Paolo Vacchetto (Araldica Pro Spigno), che ha battuto il rivale per 11-6 nella terza giornata dei playoff della serie A di pallapugno-Trofeo Araldica.

Che non fosse una partita facile per Vacchetto jr era scontato, visto che anche il suo avversario punta al terzo posto; Dutto si è trovato in svantaggio per 5-2, ma è riuscito ad andare al riposo sul 5-5. Dopo la pausa i monferrini sono ripartiti con decisione (7-5), ma Dutto è rimasto incollato (7-6); Paolo ha insistito e, con l’aiuto determinante di un ottimo Giampaolo, ha tagliato il traguardo senza più concedere nulla. Con questo successo in classifica aggancia addirittura Campagno al secondo posto, sia pure con una gara in più, e può continuare a sognare.

Playout
A Mondovì, in un incontro dei playout, Massimo Marcarino (Acqua San Bernardo) è stato sconfitto 6-11 da Andrea Pettavino (Bioecoshop Bubbio). Marcarino è partito bene (3-0, 4-1), poi è calato e le squadre sono arrivate in parità (5-5) all’intervallo. Pettavino si è ripresentato in campo con un atteggiamento diverso ed è andato sul 5-9; Marcarino ha solo accennato a una rimonta (6-9), poi ha lasciato via libera al rivale. Nei playout stasera, alle 20,30, a S. Stefano Belbo, Davide Barroero (958 Santero) affronta Enrico Parussa (Egea Nocciole Marchisio) leader del girone e, al momento, candidato principale agli spareggi.
Vacchetto sr-Corino
Nei playoff per completare la terza giornata manca solo l’incontro di domani alle 21 a Castagnole Lanze fra Massimo Vacchetto (Araldica), di ritorno dai semiclandestini campionati europei, e Roberto Corino (Olio Roi), che sostituisce in battuta il suo capitano Daniel Giordano infortunato. Il giocatore ligure dovrebbe rientrare contro Dutto nell’ultima di andata. Sulla gara di domani punta il campione d’Italia Vacchetto senior, che deve tenere il passo del fratello, ridurre di nuovo a 5 i punti di distacco e alimentare le speranze, piuttosto flebili in verità, di conquistare il terzo posto.

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