Cos'è la pantalera?

Pantalera: un nome alquanto sconosciuto e misterioso soprattutto per quelli che per la prima volta si avvicinano al mondo della pallapugno o pallone elastico per i neofiti.

La pantalera è semplicemente un asse che viene fissato ad un muro laterale di uno sferisterio, di una rete d'appoggio o di un palazzo qualunque, di lunghezza e larghezza variabili (circa 2 metri x 80 cm.), sul quale vengono fissati alcuni listelli di legno trasversali per rendere più imprevedibile il rimbalzo del pallone del peso di 190 grammi. Le regole sono le stesse della pallapugno con 2 caccie agli 11 giochi con punteggio 15/30/40/ gioco. La palla lanciata dal "campau" deve battere, toccare o sfiorare la superficie della "pantalera": in caso di errore l'arbitro segna il "15" all'avversario. Si può giocare su ogni sferisterio ma per rendere più interessante la gara meglio uno spiazzo, slargo, via, strada, o piazza dove le difficoltà sono più evidenti per gli ospiti che conoscono poco il terreno e l'ambiente. Non esiste una data esatta della creazione di questa disciplina e molti sono convinti che sia la diretta continuazione del "gioco ai tetti", dai rimbalzi e dalle cadute imprevedibili, vero divertimento sopratutto per accaniti scommettitori. Uno dei tifosi più illustri è stato Beppe Fenoglio, scrittore di libri memorabili (I ventitre giorni della città di Alba, Il partigiano Johnny, Un giorno di fuoco, Una questione privata ecc...) frequentatore abituale della Casa 'd Vigin 'd Mudest, una tipica osteria nel cuore di Alba che ha chiuso i battenti solo pochi anni fa. C'è anche una "pantalera" trasportabile per rendere possibile il gioco anche su terreni senza muri intorno. Esiste un Torneo della Pantalera detto "dei Paesi", giunto quest'anno alla 29ma edizione (la prima vinta dal Cerretto Langhe sul Bergolo), a cui sono iscritte squadre di serie A, B, C1 e C2: lo scorso anno vinsero rispettivamente Cortemilia, la Neivese, Rocchetta Palafea e la Canalese. Esistono anche altri Tornei locali come quello dell'Alta Valle Belbo, con 7 squadre e quello di Canove di Govone con 11 formazioni al via: quest'ultimo è intitolato al compianto arbitro di pallapugno Piero Marello, deceduto pochi anni fa.

didascalie: Vigin 'd Mudest - pantalera ad Alba - manifesto di Canove di Govone, vincitrice lo scorso anno con in ultima fila in fondo a destra il poderoso Livio Tonello.

 

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.