Le “due” Araldica si presentano. Baby Vacchetto promette battaglia


Sabato a Castagnole Lanze c'è anche Spigno

Aspettando Vacchetto (Massimo, il campione d’Italia) le due Araldica (quella di Castagnole, due volte di fila Tricolore e quella di Spigno , che fa riferimento, agonisticamente, al più giovane dei Vacchetto, Paolo) si presenteranno sabato alle 18, nell’impianto polisportivo castagnolese. L’evento viene curato da un grande castagnolese del balòn, Paolo Voglino, in collaborazione con la società del presidentissimo Mario Sobrino. 
Un sodalizio, quello castagnolese, che è distinto in questi due anni di trionfi (Massimo Vacchetto è anche il detentore della Coppa Italia) per un’efficienza organizzativa (gestione dello sferisterio compresa) che ha pochi uguali nel mondo, a volte ancora un po’ ruspante, degli sferisteri in generale e della pallapugno in particolare. E anche Spigno, la cui formazione verrà presentata sempre sabato insieme alla Castagnolese, cercherà di ripetere l’annata 2016, quando la società del presidentissimo Giuseppe Traversa e guidata in panchina (oggi come allora da Giorgio Vacchetto, il padre dei due fratelloni) approdò un po’ a sorpresa alle semifinali scudetto.
Naturalmente nulla di tutto questo sarebbe stato possibile senza l’apporto e il contributo dell’Araldica vini, una delle più grandi e prestigiose aziende piemontesi del vino che fa capo a quell’autentico gentleman che risponde al nome di Claudio Manera. Il marchio di due società (Castagnole, in primis, ma anche Spigno) che ormai tutti conoscono in questo mondo pallonistico e che ha un rapporto di strettissima collaborazione anche con la Federazione, fino a diventare sponsor ufficiale del campionato. 
L’Araldica è di gran lunga una delle «stelle polari» del torneo, anche se (per la sponda castagnolese) si dovrà pazientare presumibilmente un po’ prima di rivedere il miglior Vacchetto (Massimo) dopo l’intervento di dicembre alla spalla destra.
Ma chi ha visto in azione il campione d’Italia in questi giorni di intensa preparazione con Roberto Corino (al Cidimu di Alba e con i primi «pugni» negli sferisteri) racconta di un Vacchetto straordinario anche nel colpire di mancino. La classe, del resto, è tale e tanta da ipotizzare qualsiasi impresa. Con il 4 volte tricolore nulla è scontato. Mai. 

Paolo Vacchetto, fratello minore di Paolo e leader a Spigno

 

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