Casale capitale della Cultura: “Venite a metterci la faccia”

Se Casale Monferrato ci mette la faccia.

Martedì sera tutti invitati a girare uno spot al teatro Municipale.

Ho sempre pensato che la cultura sia la comprensione di qualcosa che mi permette di conoscere il mondo ed apprezzare il bello sotto qualsiasi forma si presenti. Ecco che allora i campi sono infiniti, non solo pittura, musica, letteratura, ma anche gastronomia, storia, integrazione e naturalmente sport. (Sergio Miglietta)

L’invito a «metterci la faccia» in un video promozionale (le riprese avverranno martedì al teatro municipale di Casale) è un appello a tutti coloro che sognano di vedere nel 2020 la città del Monferrato Capitale della Cultura italiana. Uniti, si può sognare un traguardo che si è fatto più vicino ora che le candidate da trentuno sono scese a dieci. E Casale resta l’unica città in Piemonte. In corsa per il titolo avversari agguerriti: Agrigento, Bitonto, Macerata, Merano, Nuoro, Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Treviso.

«A fine mese saremo a Roma – racconta l’assessore alla Cultura Daria Carmi – per affrontare un’audizione con la commissione del ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Per iniziare al meglio la presentazione, che durerà una mezzoretta, abbiamo deciso di utilizzare un video, sul quale stiamo lavorando. La base di partenza è lo spot sul Monferrato realizzato dal videomaker Stefano Viale Marchino per il MonFilmFest del 2016. La nostra candidatura vuole valorizzare il patrimonio della città e ci è sembrato il modo migliore per cominciare a raccontarci». Nel finale, che verrà girato martedì in teatro (l’appuntamento è alle 20 per un’ora circa di riprese) saranno i casalesi stessi ad anticipare che «la città Capitale della Cultura sarà un grande spettacolo». 

L’audizione al ministero prevede anche sessanta minuti di domande finalizzate ad analizzare nel dettaglio il progetto che sostiene la candidatura. «A Roma insieme me e al sindaco Titti Palazzetti – spiega Carmi – verrà una delegazione composta anche dall’assessore alla Cultura della Regione Antonella Parigi e da un gruppo di esperti del territorio. Dal momento che alla presentazione del dossier seguirà un’ora di domande su temi specifici, stiamo scegliendo i professionisti per ogni settore». 

A Casale l’entusiasmo per questo primo risultato sta contagiando tutta la città. In tre giorni sono stati quasi seicento coloro che hanno sposato la campagna con l’hashtag #CasaleMonferratoCapitaleItalianadellaCultura2020 personalizzando a tema il proprio profilo Facebook.

A questi primi testimonial si aggiungeranno coloro che prenderanno parte alle riprese di martedì al Municipale. Un approccio, quello che vede il coinvolgimento della popolazione, che si discosta dallo stile più tradizione delle altre città che schierano come testimonial personaggi famosi – è il caso di Macerata, che ha ricevuto fra gli altri l’appoggio della vice presidente dell’Argentina Marta Gabriela Michetti – «ma che risponde alla finalità di coesione sociale, tra gli obiettivi su cui punta il bando», precisa l’assessore. 

Il titolo di Capitale italiana della Cultura 2020 sarà assegnato il prossimo 16 febbraio alla presenza del ministro Dario Franceschini e la città vincitrice potrà rappresentare per un anno la nuova offerta culturale e turistica nazionale, attuando il proprio progetto grazie al contributo statale di un milione di euro. 

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