Ci ha lasciato Luigi Perotti "Gino Socula" di Montechiaro

Una lunga fila di estimatori di Montechiaro ed anche dai paesi intorno, ha dato l'ultimo addio, all'età di 94 anni, a Luigi Perotti meglio conosciuto come "Socula", uno degli ultimi grandi del tamburello d' "antan".

Giocatore possente, dotato di un colpo secco e tagliente, ha dato spettacolo per decenni nello sferisterio locale che oggi porta il nome di un altro grande atleta quale è stato Beppe Tirone. Quasi imbattibile tra le sua mura era famoso per la sua rabbia sportiva che esprimeva attraverso urla e grida, quasi sovrumane nel "chiedere" la palla, al volo o al salto, senza preferenze, e per suo colpo di "spalla", a quei tempi merce rara ( in piemontese "Spalun") , con il quale ha diviso i pareri degli esperti e la sua popolarità con l'altro grandissimo Campione, Nino Cagna. Con Gino se ne va un "campione" che forse ha avuto meno risonanza di tanti del suo tempo ma che ha saputo circondarsi di stima e di affetto da parte di tutti quelli che lo hanno conosciuto come uomo e come atleta, legato al suo paese ed al suo mondo sportivo da un legame sincero  e da un amore viscerale. 

Caro Franco, il mio ricordo: la foto è stata scattata nell'ultimo periodo degli anni 70. A fianco di Lui, Luigi Basso allora Presidente del Revigliasco. poi Canunet che per te non ha bisogno di presentazioni): accosciati Renato Dedonatis e Guelfo Claudio ora Arbitro Federale., oltre ad Angelo  Boschiero detto "Bufalo" per la sua irruenza, con il quale ho vinco il mio primo Campionato di serie C nel 1967.

 

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