Si gioca alle 15, oggi a Canale (Campagno-Ravola) e domani a Castagnole Lanze (Massimo Vacchetto-Dutto).
È il primo atto delle semifinali scudetto della pallapugno. Con due favoriti d’obbligo: Campagno e Vacchetto.
Il primo, oggi, avrà sulla carta il compito più difficile. Il cuneese Federico Raviola, definito il «terzo uomo» nella ranking list per lo scudetto, ha concluso di fatto la fase playoff al secondo posto, dietro Vacchetto. L’esito della classifica è stato influenzato ovviamente dall’infortunio all’inguine del canalese, a inizio agosto e che lo ha tenuto lontano per alcune settimane dai campi di gioco. Potendo scegliere dove giocare la prima sfida di semifinale, Raviola ha optato per la trasferta, scegliendo così di «testare» le condizioni di Campagno sul campo in teoria più ostico. Finezze anche psicologiche che hanno condizionato anche la scelta di Vacchetto, che ha invece optato per il debutto in casa. In questo caso il ragionamento potrebbe essere stato opposto: «Siamo favoriti, se vinciamo subito a San Benedetto Belbo, al ritorno rischiamo di avere poco pubblico. Meglio proporre subito la novità». Strategie che non tengono conto dell’occasionalità del fato. Ogni singola sfida nasconde incognite che vanno al di là dei meri calcoli opportunistici. Un atleta può essere favorito dal pronostico, ma poi vedere ribaltato l’esito da mille variabili. A cominciare dal fatto che Raviola e Dutto non si sentono (e non sono) certo vittime sacrificali. Hanno conquistato con pieno merito l’accesso alla poule dei magnifici 4, sono ragazzi intelligenti e motivati.
E il fatto di non avere pressione, quel «nulla da perdere» che aiuta in certi frangenti, potrebbe favorire anche qualche clamoroso colpo di scena. Almeno questo sperano i tanti appassionati del balòn.