Il tamburello a Basaluzzo: che lustro!

Lustro è sicuramente la parola più azzeccata per l’edizione 2014 della mostra sulla  storia del tamburello a Basaluzzo e nell’Alto Monferrato, che si terrà nell’ambito della Fiera di San Bovo a Basaluzzo sabato 17 maggio (dalle 18 alle 23) e domenica 18 maggio (dalle 10 alle 22)

Lustro perché ormai è il 5 anno consecutivo che nella Fiera di San Bovo a Basaluzzo viene dedicato uno spazio alla Società Tamburello con i suoi cimeli fatti in primis di fotografie (oltre 3500) ma anche di video, articoli di giornali e riviste, divise, tamburelli, palline e molto altro dai primi decenni del 1900 ai giorni nostri; sembra ieri in cui un piccolo stand di pochi metri quadri esponeva per la prima volta qualche cimelio raccattato qua e là per il paese, tra poca fiducia  dei donatori di questi reperti e scetticismo dei primi visitatori che sembravano più incuriositi dalla novità che interessati al contenuto. Al quinto anno di vita dell’iniziativa, il bilancio è in ascesa quasi verticale: la continua ricerca ha portato anzitutto all’ampliamento pressoché costante del materiale a disposizione e di conseguenza dello spazio ad esso dedicato. Ma soprattutto il  numero di visitatori ed appassionati è aumentato, fino a vedere gli organizzatori fuori dallo stand pieno zeppo per lasciare spazio alle persone che commentano le foto e vanno alla ricerca di parenti e amici ritratti con il tamburello in mano, oppure fino a vedere curiosi ed appassionati che propongono loro in primis del materiale da donare alla mostra o che danno un loro contributo ricevendo in cambio la tessera sostenitore della Società.

Lustro anche come sinonimo di prestigio per questa iniziativa: non appena la ricerca delle foto nei confini del paese ha varcato i confini della Vallemme per aprirsi su tutto l’Alto Monferrato, ecco il salto di qualità in termini di interesse ma anche di collaborazione. La collaborazione numero uno è quella con Gian Marco Barisione e Vanda Vignolo (per tutti Marco & Vanda), autentici cacciatori di foto che hanno portato in Vallemme centinaia e centinaia di reperti finiti nell’archivio e in molti album a tema su giocatori, paesi e squadre; la Società Tamburello Basaluzzo li contraccambia con l’esposizione di foto durante la 12 ore di tamburello di Ovada, maratona benefica che oltre ad essere un’occasione per sdebitarsi è soprattutto motivo di vanto in quanto partecipazione ad una manifestazione così nobile ed importante.

Altra collaborazione importante in termini di dare / avere è quella con Diego Sciutto, che prima ha contribuito anch’egli all’arricchimento dell’Archivio per poi attingervi in occasione della sua ultima pubblicazione sugli aneddoti tamburellistici ovadesi.

Come non dimenticare poi la collaborazione con Aldo Cerot Marello: dopo il primo contatto col progetto nel 2011 e la successiva visita allo stand in Fiera, ormai è la terza edizione del suo calendario / almanacco in cui si possono ammirare foto dei gloriosi anni 60 e 70 provenienti proprio dall’archivio basaluzzese. E oltre alle collaborazioni, le visite e i contatti illustri: le vecchie glorie basaluzzesi Rivera, Zuccotti, Eroso, Repetto, Bottazzi (anche stimato produttore di tamburelli), Ferrando,  Pareto sono stati i primi “vip” invitati d’ufficio alla prima edizione del 2010. A loro si sono poi aggiunti negli anni: il trio Uva-Cerot-Pinot Ferrero, la delegazione francavillese Scattolini-Chiesa-Traversa con la famiglia Zimarro, Flora & Sergio Zantedeschi anima dei tamburelli Giacopuzzi addirittura dalla provincia di Verona, gli ovadesi Giannino Bottero, Priarone, Malaspina. E  infine Saverio Bottero, grazie al quale sono arrivati  i contatti con gli altri campionissimi del Callianetto presenti anche loro nelle più recenti tra le foto storiche: Manuel Beltrami che ha consegnato un libretto a tema al campionissimo Renzo Tommasi, e “i cugini” Dellavalle e Petroselli che sono attesi in visita in questa quinta edizione.

Chiunque volesse contribuire all’arricchimento dell’archivio oppure fosse interessato a quanto già presente, può contattare Lorenzo Sant al 3287304746 oppure scrivere a lorenzo.sant@alice.it; ma meglio ovviamente recarsi di persona presso la mostra per godersi in tutto e per tutto l’atmosfera del tamburello dei tempi passati rivisto ai giorni nostri.

 

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