“Vi spiego perchè Campagno d’ora in poi batterà Vacchetto”

Il notaio Toppino: “A casa coltivavano fagioli e lui è sbocciato più tardi per il balòn”

A volte una supersfida come quella di domani sera (20,30 a Canale) tra Bruno Campagno (Torronalba) e Massimo Vacchetto (Araldica Castagnole Lanze) - massima espressione della pallapugno attuale - può anche essere o diventare una questione quasi filosofica. O generazionale. Per dirla con Vincenzo Toppino, il notaio-patron della Canalese (che è anche fine intenditore della materia pallonistica) il suo pupillo, Campagno, a 26 anni, ha ancora «ampi e inesplorati margini di miglioramento». E spiega: «Bruno è un ragazzone che viene dalla campagna cuneese, i suoi coltivavano fagioli e facevano gli allevatori. Il balòn per lui è stata una scoperta relativamente tardiva e i suoi miglioramenti sono stati forzatamente graduali. E non sappiamo ancora neppure adesso quali siano i suoi limiti». Mentre parlando di Vacchetto dice: «Lui è un altro grande campione, ma essendo cresciuto in una famiglia dove il padre Giorgio era già uno dei più forti giocatori e dove si mangiava pane e pallone, io credo che Massimo, a 18 anni, avesse già completato la sua formazione tecnico-tattica. E adesso che di anni ne ha quasi 24 ha già esplorato tutte le sue potenzialità».

Prospettive rosee
Il risultato è conseguente al ragionamento. Per Toppino «Campagno, che sotto la guida dei preparatori e del direttore tecnico Ernesto Sacco ha passato un inverno a curare i dettagli, ora è un campione diverso. La vittoria in Supercoppa, contro Vacchetto, in avvio di stagione, non è stata un caso. E altre ne seguiranno anche nei mesi e negli anni a venire. Sono convinto che Campagno dominerà sempre di più la scena, anche al cospetto di un rivale fortissimo (dietro non c’è partita: loro sono fuori dalla portata di qualsiasi altro rivale) e secondo me con Bruno ci toglieremo tante altre soddisfazioni». Come dire Vacchetto principale avversario, ma, d’ora in poi, un passetto indietro rispetto al rivale.

Dichiarazioni che non mancheranno ovviamente di far discutere, soprattutto in casa castagnolese e che metteranno ulteriore «pepe» all’interesse per una partita che non è certo decisiva per la classifica (qualunque sarà il vincitore) ma certo incomincerà a definire meglio la situazione. Vacchetto ha perso in avvio di stagione e un altro stop, sia pure sul campo del rivale, potrebbe minarne le certezze in prospettiva finali. E lo stesso si può dire per Campagno, che in questo momento è l’unico ad aver vinto tutte le gare ufficiali stagionali. 

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