“Golosaria” fra il tamburello e gli infernot

Una mostra dedicata alla storia dello sport amato in Monferrato, coinvolti campioni come Monzeglio

L'11esima edizione «Golosaria» è un’idea di Paolo Massobrio che coinvolge le province di Alessandria e Asti. «Quando ho scoperto che “Golosaria” dedicava la vetrina alle colline piemontesi e ai suoi antichi giochi, è stato un giorno felice. Quando poi il Comune di Vignale mi ha comunicato che affidava a me l’organizzazione dell’evento, è stato un giorno molto felice» racconta il monferrino Sergio Miglietta della Federazione italiana palla tamburello. 
«Ho subito cercato chi mi potesse aiutare, persone che rappresentassero la nostra terra con competenze diverse per fare in modo che non si trattasse solo di un evento sportivo, ma che venisse fuori la cultura del nostro territorio, perché senza conoscenza non esiste il piacere. Ho pensato a Pier Giuseppe Bollo e alla sua mostra “Tamburello e dintorni” che racconta la vita e la storia del tambass, ad Aldo Marello “Cerot”, grande giocatore, personaggio vulcanico e grande comunicatore, scrittore e musicista. Poi ad Alessio Monzeglio, che ancora gioca e che sa essere il migliore sia nel tamburello open che nel tambass e non ha timore nello schierarsi con i più grandi campioni del balon».
Infine, oltre ad altri grandi nomi, ha coinvolto pure Massimo Berruti, «uno dei più grandi giocatori di palla pugno della storia che ora è un pittore affermato in tutto il mondo». Oggi e domani, quindi, si parlerà tanto di questi sport antichi in quel di Vignale, da sempre paese simbolo della manifestazione «Golosaria» che torna con novità, sorprese, momenti ormai tradizionali, premi e pure una applicazione (questa sta tra le novità) per non perdersi nemmeno un appuntamento di quelli che interessano. Si beve, si mangia bene, si esplorano castelli e cantine, insieme agli infernot che hanno permesso a queste colline di diventare patrimonio Unesco. 
L’11a edizione della rassegna ideata dal giornalista Paolo Massobrio coinvolge più di venti luoghi nelle province di Alessandria e Asti, secondo un programma (fittissimo) che offre un affaccio privilegiato sulle colline con degustazioni di alto livello e un ritorno alla tradizione, attraverso cibo, vino e, per la prima volta, sport. «Il Monferrato - ha sottolineato Massobrio - può essere molto di più della Borgogna. Da due anni gli attori di questo territorio lavorano insieme, a progettare, a fare sintesi. Una risorsa che ha in “Golosaria” una sua espressione, accolta ogni anno da migliaia di persone che arrivano qui per la prima volta» e poi di questa terra s’innamorano. 

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