“I due Vacchetto? Superatleti che si allenano tutto l’anno”

«Due così è difficile trovarli in tutti gli sport. Questi sono grandi atleti, che si allenano tutto l’anno e che uniscono un’intelligenza fuori dal comune».

Andrea Stroppiana, 41 anni, capo dei preparatori del Medical Lab (corso Alessandria), uno dei centri dell’eccellenza astigiana nella fisioterapia e nella medicina dello sport, è lo specialista dei muscoli di Massimo Vacchetto, 23 anni, capitano dell’Araldica di Castagnole Lanze e di Paolo, 20 anni, il fratello di Massimo, semifinalista con Spigno (e lo stesso sponsor Araldica) nell’ultimo torneo tricolore. «Prima di prendermi cura di Massimo, tre anni fa, sapevo poco o nulla della pallapugno - racconta Stroppiana -. Ma da quando seguo lui e il fratello mi sono trovato coinvolto in una realtà sorprendente. Questi sono atleti speciali. Il balòn richiede doti di forza, resistenza, potenza e si gioca da marzo a novembre. Le partite sono tante, si gioca con il caldo torrido e di notte, magari con temperature non sempre primaverili ed estive e poi di nuovo in autunno, spesso in giornate fredde. Bisogna prevedere tutto e il giocatore è sottoposto anche ad una notevole pressione psicologica».
In un triennio Stroppiana e il Medical Lab hanno contribuito agli exploit di Massimo (due scudetti e vari altri trofei) e alla crescita costante di Paolo. «Lui è una macchina da pesi, con un enorme potenziale fisico ancora da sgrezzare; il fratello Massimo è già più maturo sul piano fisico e ha innate quelle doti di destrezza, resistenza, potenza, che lo hanno fato diventare il campione che tutti conoscono». 
Training scientifico
Così, uno sport una volta contadino, dove contavano soltanto le doti innate, si è trasformato in un laboratori virtuale dove tecnici e fisiatri sono al lavoro per trovare sempre nuove soluzioni ed aprire a questi campioni ulteriori frontiere agonistiche. «Stiamo cercando - con Maurizio Giacchino, medico dello sport ed appassionato di balòn e i colleghi preparatori Fabio Pecora Matteo Gallo - di prevenire anche inconvenienti come quello capitato a Massimo, nella seconda finale scudetto contro Raviola, a Cuneo: crampi, causati probabilmente dal lungo periodo di sosta agonistico dopo la vittoriosa semifinale, che lo hanno messo in difficoltà sul finire di gara. Studiamo tutto, ma con campioni così è bello lavorare»

Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti, per personalizzare i contenuti. Per informazioni o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie leggi la nostra Cookie Policy Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando su qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni sui Cookies e su come disabilitarli, potete visitare la nostra pagina di privacy policy.

  Accetto i Cookie da parte di questo sito.