“Lascio un tamburello patrimonio di tutti. Non disperdiamolo”. L’appello del “presidentissimo” Emilio Crosato

Tra poco meno di un mese le elezioni federali

Sabato 11 febbraio a Sommacampagna (Verona) il mondo del tamburello andrà alle urne per eleggere il successore di Emilio Crosato, 72 anni. Sarà la prima volta, dopo quasi quattro decenni, che il preside in pensione di Castellaro (Mantova), laurea in Lettere (Archeologia) e la passione per la Preistoria, non sarà più candidato a guidare la Federazione (Fipt), era stato eletto presidente Fipt nel 1977. A sostituirlo potrebbe essere Edoardo Facchetti, per ora unico pretendente alla presidenza. Un’elezione che segnerà comunque la fine di un’era ed ha scatenato da tempo una polemica anche feroce tra i «facchettiani» e alcuni di quelli che sono considerati i «fedelissimi» di Crosato. Il presidente ha scritto una lunga lettera di commiato, togliendosi più di un «sassolino» contro i suoi veri o presunti detrattori. Nei giorni scorsi è stato ospite di Stefano Ferrando, ad Eataly Asti, con Pierangelo Beretta, bergamasco, la cui candidatura (anti-Facchetti) alla presidenza è sfumata dopo che era sembrata più che probabile. Con loro Enrico «Chicco» Viotti (patron del Cinaglio di B), Deborah Biglia (indicata come una delle possibili candidate a rappresentare il Piemonte tamburellistico nel Consiglio federale), l’ex campionissimo montechiarese Beppe Bonanate e Luigi Musso, blogger del sito «Il Tambass» .
 
Presidente Crosato, questa elezione più che sui programmi sembra giocata sui cavilli procedurali, come in una sorta di risiko...
«La procedura per l’elezione è questa. Può piacere o meno. Ma al di là dei regolamenti, io l’ho anche scritto nella mia lettera di saluto: nessuno si illuda. Il cammino è ancora lungo e irto di difficoltà. Non esistono formule miracolistiche o magiche per una salto di qualità dalla sera alla mattina...»

Lei però non potrà negare che il movimento attraversi una crisi, anzi una vera involuzione...
« I problemi ci sono e vanno affrontati, così come va valorizzato quello che di buono abbiamo fatto in questi anni: il successo del’indoor, l’internazionalizzazione del gioco, con atleti di 20 nazioni che giocano a tamburello, lo sbarco delle donne in un pianeta una volta solo maschile...»

E’ anche però altrettanto evidente che nei territori una volta cosiddetti «vocati» per il tamburello, si siano alzate decine di voci critiche per il crollo di società iscritte e il calo esponenziale dei tifosi. Un campione come Bonanate ha parlato di 10 spettatori a partita in serie A. Anche questi sono numeri....
« L’unica cosa che non deve accadere, in questo momento, è di avere un movimento spaccato. È il mio grande cruccio, il motivo per cui voglio battermi fino all’ultimo, consapevole di lasciare una Federazione comunque forte, con un’immagine positiva. Non è stato facile creare un’organizzazione come questa. Ci sono voluti anni per avere dignità anche al Coni. Non vorrei che questo patrimonio si disperdesse».

A proposito di candidature: qualcuno ha fatto balenare anche quella di un personaggio dello sport famoso, come l’ex calciatore di Roma e Nazionale Damiano Tommasi, veronese ed ex tamburellista...
«Magari venisse uno come lui. Ma quando gli ho parlato lui si è schermito».....

E con Facchetti vi siete incontrati?
«Ho provato a contattarlo, a proporgli di mettere insieme le forze. Ma quando nelle riunioni preparatorie si parlava di me veniva alzato un muro. E allora che cosa potevamo dirci?»

Crosato, tra i suoi detrattori ci sono dirigenti di lungo corso. L’elenco è nutrito e va dal Piemonte, al Veneto, alla Lombardia. Molti hanno e avevano incarichi federali...
«Qualcuno si è mai chiesto come mai il 98% dei dirigenti di società avesse votato a favore del programma dell’ultimo quadriennio federale e improvvisamente molti di loro siano diventati iper-critici nei confronti del sottoscritto ? Ma se le cose sono andate così male in questi anni la colpa è tutta solo di Crosato? E poi...»

Poi?
«Credo che molti di questi dirigenti siano venuti meno ai loro doveri di lealtà e imparzialità quando hanno sottoscritto programmi elettorali al di fuori dei termini prescritti».

Crosato, ma perchè tanto agitarsi se non si ricandida?
«Perchè nella mia vita sono sempre andato a testa alta. E voglio farlo anche adesso, lasciando la Federazione»

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