II° Memorial Flavio Bertagnoli sul campo dei Salvi di Verona

2° MEMORIAL FLAVIO BERTAGNOLI "Bomba" - A.T. SALVI 2016

Credo che tutti quelli che hanno avuto l'onore calpestare il terreno questo campo, rimesso a nuovo dopo anni di assenza, provino un effetto straordinario, difficilmente spiegabile per le sensazioni quasi esoteriche, le cui intensità sono percepibili solo per chi ancora vive l'emozione storica di un tempo non trascorso invano per un tamburello passato dalla storia all'eternità. Un ritorno alle origini nel ricordo di personaggi che hanno creato atmosfere tali da contagiare anche i palati più esigenti anche ai nostri giorni. L'occasione è stata offerta dal ricordo del grande amico di tutti Flavio Bertagnoli, uno dei tanti rampolli usciti da quella fucina di artisti che è stata, ed è tuttora, il campo dei Salvi di San Masimo di Verona. Un raduno di vecchi campioni e di spettatori che per un giorno vogliono vivere qualcosa di più che un semplice incontro tra passato, presente e futuro.

La Società ha come sempre preparato in modo capillare la manifestazione che ha incontrato il favore di tutti i presenti, nonostante le bizze del tempo atmosferico che non ha risparmiato l'eccezionaleità dell'avvenimento. Siamo partiti in tempo al mattino del 2 giugno in compagnia di Angelo Uva, Luigi Casalone, protagonisti sul campo di quel 1970 quando l'allora Svab del Presidente Sandro Vigna, anche lui presente, espugnò dopo tanto tempo il mitico campo per laurearsi Campioni d'Italia. Emozionante l'incontro con Luigi, Armandino, "il mitico Tore e tutta la dinastia dei Biasi, con Bortolazzi, Cerpelloni, Meante e i tanti giovani che hanno proseguito la strada tracciata da quei formidabili Campioni non ultimo il Bertagnoli, che tutti hanno ricordato con profonda nostalgia e costante ammirazione. Tutti i famigliari e gli amici si sono stretti attorno alla moglie, alle figlie e a tutti quelli estomatori che hanno goduto delle giocate e della battute incredibili che hanno permesso a Flavio il nomignolo di Bomba.

La Santa Messa in ricordo dei tanti campioni resa ancor più suggestiva dalla presenza del Coro degli Alpini che hanno eseguiti brani storici e struggenti durante la cerimonia. Qualche momento di riposo, poi il pranzo accompagnato dalle solite esternazioni nei confronti degli atleti arrivati da ogni provincia intorno. Poi tutti al campo. Il 2 giugno, si sa, è una data importante che tutti gli italiani dovebbero sentire con particolare intensità. E dunque, prima dell'inizio delle ostilità è stato eseguito l'Inno Nazionale e poi la presentazione singola dei grandi che sono accorsi per l'avvenimento. Poi ecco le due squadre schierate agli ordini dell'arbitro, per tutti Antonio, figlio d'arte del grande Benito Barlottini, pronte per iniziare la contesa.

La squadra bianca si presenta con Luigi Pagani, Alberto Renzi, Roberto Tretter, Franco Reccagni, Luciano Facci e l'idolo locale Bruno Fraccaroli: dall'altra parte ecco Renzo Tommasi, Fausto Cattoi, Piergianni Marcazzan, Enos Ruffoni, Gian Camillo Previtali ed il sottoscritto.

Una brezza fresca rende godibile la gara, giocata di fronte au un buon numero di spettatori. Presenti tanti personaggi tra i quali Stanghellini, avvocato giocatore e Vassanelli già "patron" del "Maria Pia" Bussolengo, dei tempi eroici. L'inizio è tutto di parte bianca che in breve brucia i giochi grazie ad una freschezza atletica invidiabile con Renzi, ormai oltre i 70, che davvero entusiasma con giocate di eccelso repertorio ben coadiuvato dai compagni.Difficile contrastare giocatori ancora sulla breccia e in poco tempo ecco il primo strappo: 6 - 0. Alcuni cambi fermano per un momento l'ascesa dei fuggitivi mentre la brezza sta pian piano cedendo spazio ad un vento freddo foriero di pioggia imminente.Finalmente i blu riescono a trovare l'assetto giusto e la gara si fa davvero entusiasmante.

Purtroppo sull'11 a 10 l'arbitro è costretto a fischiare la fine delle ostilità perchè una vera e propria bomba d'acqua si abbatte sulle sferisterio causando un fuggi fuggi generale di dimensioni quasi bibliche. Poi dopo cena le premiazioni di rito mentre arrivano altri giocatori: saluto personalmente con gioia il mio compagno Nereo Canicossa, ai tempo dei notturni a Castellaro con il Cereta. La giornata termina con la proiezione di un video che immortala i momenti di gloria del grande Flavio, che crea una suggestione particolare capace di strappare lacrime anche ai più duri e coriacei estimatori.

Da parte mia, ma credo di interpretare il desiderio di tutti i presenti, un ringraziamento all'organizazione che, sotto la guida dei due Luciano, Zerbini e Borriero, ha reso possibile la splendida manifestazione. Un saluto ai giocatori che ancora una volta hanno manifestato la loro amicizia nei confronti del Bomba e dei tanti ricordati durante le giornate, in particolare Elio Tezza, Pippo Montresor e il già citato Barlottini, solo alcuni dei tanti fuoriclasse del territorio. Tutti hanno dato il meglio delle loro risorse con gioia, affetto, simpatia, commozione: sicuramente la voglia di far bene è stata la molla che ha reso stupenda una giornata davvero particolare, filamata per la storia dal sempre presente Baldini e fotografata da molti tra i quali Luigi Musso che attraverso "Il tambass" ha creato un veicolo di propaganda davvero irripetibile.

FOTOALBUM l'entrata

FOTOALBUM le premiazioni

Tore BIASI

Gigi PAGANI

Roberto TRETTER

Alberto RENZI

Bruno FRACCAROLI

Luciano FACCI

Franco RECCAGNI

Aldo MARELLO

Piergianni MARCAZZAN

Fausto CATTOI

Gian Camillo PREVITALI

Enos RUFFONI

Renzo TOMMASI

 

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