Al via la lotteria che mira a sostenere le attività della società con i giovani e per il prossimo campionato di Serie C. E la dirigenza si candida alla gestione dello Sferisterio
OVADA - A tenere a battesimo l’iniziativa c’era anche il presidente del comitato astigiano, la culla del tamburello in Piemonte, Mimmo Basso che ha ricordato il passato della città da capitale del tamburello.
E’ la Paolo Campora a lanciare compiutamente l’operazione che deve sostenere, non solo l’attività dell’anno appena iniziato, ma anche il ritorno dello sport alla ribalta che merita in città. L’occasione è la lotteria “Giochiamo per il tamburello” che mira a raccogliere risorse da redistribuire tra allenamenti e attività di promozione.
“Ci piace pensare – spiega Mario Arosio, presidente dell’associazione – a una vera e propria sottoscrizione da parte degli ovadesi. In passato il nostro sport è stato molto seguito. E anche oggi può avere un valore di identificazione forte”. Sono 20 mila biglietti già stampati e distribuiti al costo di un euro nei negozi Garrone e Garbarino, caffè Trieste, cartoleria Maineri e la tabaccheria "Tabacchi e poi...".
L’estrazione è prevista per il 20 maggio alle 18.00 proprio al Trieste. Tra i premi principali messi in palio una maxi tv Samsung, una fotocamera Reflex, una videocamera Gopro, un lettore Kindle. C’è un preciso impegno della società anche per lo Sferisterio di via lung’Orba. “Deve tornare – spiega Arosio – a essere la casa del tamburello”.
In estate è stato ridipinto il muro. Ora sarà affrontato il problema della gestione complessiva. “Ci stiamo pensando – ha affermato alla presentazione della lotteria il sindaco, Paolo Lantero – magari con una soluzione che non preveda il coinvolgimento diretto della Servizi Sportivi. Va da sé che la presenza in città di due società per la stessa disciplina non è una cosa buona”. Parte del ricavato della lotteria sarà devoluto alla Croce Verde Ovadese.
