Cerot presenta il calendario sferistico 2016

VENERDì 18 DICEMBRE ORE 17 AL “TAMBASS TEATRO & CUCINA” DI ROCCA D’ARAZZO

LA PRESENTAZIONE DELL’ALMANACCO TAMBASS E BALUN 2016

IDEATO E CURATO DA ALDO “CEROT” MARELLO GIUNTO ALLA 7.a EDIZIONE

Venite amici siete tutti i benvenuti per un evento in puro stile cerotiano. Presentazione di nome e di fatto e non una raccolta fondi mascherata come talvolta accade. Ripetendo la fortunata edizione dello scorso anno sarà ancora il Tambass di Rocca d’Arazzo, paese con una passione senza eguali e sede naturale delle conviviali di sferistica, il luogo della presentazione della nuova edizione dell’almanacco di Cerot fedele presenza nelle case, nei bar e circoli monferrini e delle zone vocate agli sport sferistici.

Quell’almanacco visto svariate volte appeso infarcito di foto da creare subito l’ambiente di famiglia così come sarà con la scoppiettante prolusione assieme al sindaco Pierluigi Berta a donare momenti esileranti.

A convegno i tanti amici di una vita a parlare di miti, campioni, sfide epiche, aneddoti vari tralasciando magari la stretta attualità come la corsa alla presidenza federale per incompetenza territoriale.

Sarà un edizione speciale perché è stato un anno particolare per Aldo Marello con il grave incidente d’auto e cui è seguita una lunga convalescenza contornata da un affetto senza eguali, difficilmente pronosticabile e dalla non facile gestione. Amici e sponsor (tante volte la stessa cosa) si sono superati per fare in modo che l’opera uscisse puntuale essendo per tanti un rito immutabile ed un appuntamento immancabile.

Da mago del suspense poche le indiscrezioni sulla nuova edizione, sarà un formato più piccolo così da essere vissuto come un feticcio sempre a portata di mano. Per ogni mese ci saranno i panorami dei territori dei paesi dell’Unesco così da rinsaldare un legame stretto con i nostri stupendi paesi. Immancabile il ricordo degli amici da non dimenticare e onorare sempre a partire dai due testimonial della disciplina come Alice Magnani ed Edoardo “Dino” Caracciolo ovvero l’immagine migliore del muro. Con il padre della giovane ragazza trentina Cerot ha intrattenuto una fitta corrispondenza sposando fin da subito con entusiasmo il sostegno alla Onlus Associazione Trentina Malati Reumatici con la Sezione Pedriatrica intitolata ad Alice Magnani.

 Per saperne di più sulla Onlus ATMAR Sezione Pediatrica “Alice Magnani” clicca sul logo sottostante

 

Come da tradizione l’opera non ha lo scopo di essere il sunto dell’annata sportiva, compito già svolto con perizia dalle federazioni d’appartenenza ma quello di portare alla ribalta personaggi, situazioni ed avvenimenti che hanno lasciato il segno senza trascurare la dovuta riconoscenza ai vincitori come Massimo Vacchetto con l’Albese, il Grazzano stellare nel muro, l’invincibile Cavaion Monte nel libero fino a spingersi per la gioia dei patiti della documentazione agli anniversari ed ai personaggi che hanno fatto la storia.

Se lo scorso anno si narrava delle difficoltà di andare Oltre Mincio ora c’è la piacevole novità del campione narratore acclamato ai Salvi per la rinascita ed in Coppa Italia a San Pietro in Cariano nelle recenti visite in cui il calendario 2015 ha avuto una benevola accoglienza.

Un Aldo “Cerot” Marello rinato con la gioia della scrittura è già negli scaffali delle librerie con la raccolta di racconti “Gli anni in tasca. Storie di gente di collina” opera in condivisione con l’affermato scrittore Aldo Giordanino. La ditta Aldo & Aldo ha pubblicato 8 storie a testa intrise di passione per le proprie radici, il mondo che li attornia ed un territorio ancora a misura d’uomo.

Su quelli di Aldo Giordanino manteniamo il riserbo essendo così belli da leggere tutti d’un fiato per poi riassaporarli piano piano invece Cerot come piatti forti ripropone il racconto con cui ha partecipato al concorso indetto dalla federazione “Questo amore di tamburello” risultato il vincitore morale con il premio della critica e del pubblico impreziosito dall’alto livello dei contributi presentati. Resta il fatto di essere l’unico racconto con il privilegio di poter essere riproposto ad un pubblico più ampio.

In copertina la foto del campo di Viarigi attorniato da migliaia di persone mette tanta malinconia e pone molte domande.

Due storie tra cui lo spassosissimo “Vigin resuscitato” hanno protagonista Pino Morino il classico incontro frutto del destino così fondamentale da cambiarti la vita. Niente sarà come prima vedendo le situazioni e le persone in un’ottica nuova ed affascinante.

Meritano di essere riletti due superclassici come il viaggio negli Stati Uniti con il Castell’Alfero campione con Sandro Vigna autentico mattatore ed il profilo del Colonnello Thompson genuino testimone del tamburello degli anni d’oro.

 

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