I Giochi storici di Don Bosco

PER IL BICENTENARIO DI DON BOSCO UNA STRAORDINARIA GIORNATA DI SPORT. UNA PARATA DI CAMPIONI NELLA TERRA DEI SANTI

CASTELNUOVO DON BOSCO - Ha colto nel segno l'idea di Pinot Ferrero insieme a don Egidio Deiana rettore del Colle don Bosco nonché grande appassionato degli sport del territorio già attivo per la promozione del One wall nelle missioni salesiane con il progetto Don Bosco pelotaro. Un giovedì particolare con bocce, pallapugno e tamburello per la prima volta nello stesso luogo per essere propagandati e fatti conoscere.

La fortuna di aver trovato nel sindaco Giorgio Musso, nel vice Antonio Rago e nell'assessore allo sport Walter Rosso entusiasmo e sostegno nell'iniziativa dando rilevanza all'evento ed adoperandosi per la buona riuscita con grande impegno così da far conoscere il territorio stimolando l'occasione per ritornarci.

Alla stampa Pinot Ferrero sintetizza così lo spirito della giornata "Un modo per conoscerci meglio. Siamo riusciti a riunire campioni di ieri e di oggi in un solo luogo per creare un momento di condivisione di impegno, passione, disciplina e professionalità che accomunano questi sport, nati nell'epoca di Don Bosco". Sport di ieri che continuano a sfornare campioni italiani ed europei.

Tre sport della stessa famiglia dalle vite parallele con i vari campioni a trovarsi insieme soltanto in qualche premiazione altrimenti ognuno impegnato a seguire il proprio percorso in un calendario di gare sempre fitto.

Il tamburello ha proposto prima un esibizione femminile particolarmente apprezzata e seguita da pubblico catalogabile in tre tipologie: lo zoccolo duro degli appassionati delle varie discipline, i vecchi seguaci di quando si giocava ancora in paese stimolati dall'iniziativa ed i curiosi a digiuno su cui si vuole fare breccia.

Gran finale con partita spettacolo con i big secondo il collaudato schema dei Memorial Pietro Adriano organizzati qualche anno fa. In campo elementi del Cinaglio la società astigiana più rappresentativa essendo in massima serie purtroppo causa l'infortunio di Pavia (riprenderà a Cremolino) subito retrocessa ma se venisse confermata la rinuncia del Carpeneto ci sono buone possibilità di ripescaggio. Nei giorni scorsi Ferrero ha rinnovato con il Cremolino e quindi il team diretto da Gianni Maccario potrebbe puntare su Baggio e Meda. A bordo campo non si parlava d'altro al di fuori del passaggio di Monzeglio a muro non privo di polemiche anche se giocherà con Dacasto, Stracuzzi e Savio più qualche nuovo giovane. Nel contempo è sempre più vicino il passaggio di Alessio Basso al Grazzano al posto di Edo Biletta alle prese con l'anno sabbatico per il combinato lavoro / punteggio.

Per la pallapugno vera novità, presente per la prima volta nel nord astigiano la curiosità era tanta e ben ripagata. Sergio Corino ha puntato sull'astigianità a partire dal giocatore più rappresentativo il professore teologo Pierpaolo Voglino con i giovani di Castagnole Lanze e di Bubbio con il suo battitore Massimo Marcarino abituato a giocare in piazza. Paolo Vacchetto battitore e compagno di Voglino in serie A a Spigno ha giostrato da terzino portandosi in battuta solo in zona Cesarini. Compito ben svolto dal giovane Giacomo Bertola militante nel Virtus Langhe Dogliani in C2. Gioco intrigante e suggestivo visto la mancanza dell'attrezzo e la  necessità di strategie tattiche a seconda della situazione ma di non facile comprensione per il composito sistema delle cacce. Neofiti agevolati dal commento tecnico di Aldo "Cerot" Marello mai avaro a spiegare i rudimenti conditi da una vasta aneddotica. 

Le bocce sport ben radicato nella zona con tanti praticanti e campioni hanno iniziato dopo preferendo consci del ruolo prima assistere al tamburello femminile ed alla pallapugno. Hanno proposto una supersfida di gioco tradizionale ed a seguire il tiro tecnico vinto da Luigi Grattapaglia con un sontuoso 32. In seguito il fenomeno di Maretto ha provato alcuni numeri di circo e poi spazio al pubblico. Si sono presentati due volti noti chiusanesi Dario Pastrone e Giorgio Valle. Quest'ultimo ha trovato una bocciata capolavoro guadagnandosi un ovazione e le congratulazioni dei campioni.

Era la cosa più importante il contagio tra i vari sport se Alessio Monzeglio non ha fatto in tempo a fasciarsi letteralmente assediato da amici e curiosi dopo l'approdo a muro in quel di Moncalvo l'inverso più facile da pallapugno a tamburello è stato testato nei palleggi da Paolo Vacchetto e in partita da Marcarino e Bertola facendo i terzini un paio di trampolini senza sfigurare.

Tanti i personaggi di fama venuti a Castelnuovo a sostegno della bontà dell'iniziativa dal vice sindaco di Asti Davide Arri già campione di tamburello grazie a Cerot, ai campioni chiusanesi Riccardo Dellavalle con un amico francese e Andrea Petroselli, i "senatori" Angelo Uva, Sandro Vigna, Pino Conrotto fino all'immancabile Bruno Porrato. Senza dimenticare l'ex vice questore Tullio Dezani l'unico ad aver praticato a livello agonistico tutti e tre questi sport.

Gran finale con premiazioni e cena offerta dalla pro loco. Ai partecipanti consegnata dalle autorità una medaglia predisposta ad hoc per questo evento  con il logo di don Bosco così da lasciare un ricordo indimenticabile.

Tempi supplementari a cantare le canzoni popolari complice l'accompagnamento della fisarmonica di Felice Andriano, figlio di Pietro ex presidente della provincia e gloria tamburellistica locale. Con questa sorpresa si rende bene l'idea di quanto vive siano ancora queste discipline così legate al territorio ed alla tradizione.

Per Monzeglio infinità di domande sul ritorno a muro nelle fila del Moncalvo

Alessandro Vacchetto, il più giovane della dinastia distribuisce materiale informativo sul balun

Paolo Vacchetto e Giacomo Bertola intenti a palleggiare con i big del tambass

Massimo Marcarino alla scoperta del tamburello

Il castelnovese Andrea Conte

Grattapaglia in azione

Il grande protagonista Luigi Grattapaglia

Dario Pastrone si cimenta nelle bocce. Lo sguardo divertito del collega trifulau Pierluigi Cagliero e di Giorgio Valle che dopo stupirà gli astanti con un bocciata capolavoro

Il comitato organizzatore

Un finale alla Pino Morino a base di canti popolari

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