La finale scudetto si decide alla bella. E intanto impazza il “balon mercato”

SITUAZIONE IN PARITÀ: SABATO TERZA SFIDA A CANALE. I Vacchetto brothers cambieranno maglia Massimo verso Cuneo Paolo a Gottasecca.

Cade il tabù sulle cifre degli ingaggi da sempre elemento di curiosità

Il presidente della squadra albese Giuseppe Perosino con il futuro battitore Alessio Ferro. foto CANDIDO CAPRA

Cielo azzurro, caldo, spalti gremiti, ricco barbecue della Pro loco, un pomeriggio di festa per la seconda finale tra i Vacchetto Brothers nello sferisterio di Cortemilia, trasmessa urbi et orbi sul sito www.losferisterio.it, da Andrea Icardi e Fabio «Pizzul» Gallina. Al Mermet l’andata sul filo di lana, 11 a 10 per Paolo, se rivince anche oggi si chiude. Ma ci vorrà la bella, perché gli albesi non supereranno i 3 giochi del vantaggio dopo un’ora. Alle 17,08 finirà 11 a 3 per i cortemiliesi, gli eventuali scommettitori su Paolo dato «fuori ai 9» perderanno i loro soldi. Si ricomincerà da zero sabato a Canale, chi toccherà gli 11 sarà campione. Buone giocate da ambo i lati, battute e ricacci con il sole negli occhi, balon che i pugni indirizzano all’iconica torre cortemiliese sullo sfondo, però a volte deviati dal muro d’appoggio dell’antico convento francescano del XIII secolo, quando il poverello d’Assisi e i suoi fratres soggiornarono da quelle parti. Inconsapevoli che otto secoli appresso quel muro avrebbe avuto parte attiva nella sfida tra «fratres di sangue». Tutti a seguire e tifare le parti in causa, ma molte attenzioni ormai rivolte al prossimo campionato. Impazza il «balon-mercato» e incuriosiscono le novità sulle squadre future. «Come per la vendemmia – dice Paolo Boffa, presidente di Cantine Terre del Barolo, main sponsor dei biancorossi albesi -: raccogliendo l’ultimo grappolo d’uva già si pensa a quella della stagione successiva». Squadre rivoluzionate, costante solo lo sponsor del tor-
neo, la Banca d’Alba di Tino Cornaglia. Entrambi i finalisti di oggi cambieranno squadra: Massimo passerà alla Subalcuneo, Paolo alla Polisportiva Gottasecca, patria di Felice Bertola. Ecco il motivo di così tante magliette con «Grazie Max» distribuite dal presidente Bodrito e dalla Nocciole Marchisio: un saluto per gli anni felici dedicati da Max ai colori gialloverdi. Si vocifera di un contratto biennale di 170.000 euro con la Subalcuneo di Agostino Toscano. E il semifinalista Federico Raviola? Da Cuneo a Ceva con spalla Giribaldi, dove intendono allestire un’equipe competitiva, confida in tribuna accanto al presidente della Regione Alberto Cirio il presidente della Provincia e sindaco di Mondovì Luca Robaldo. Bertola è l’emblema di Gottasecca, ma l’artefice dell’affaccio di quella Polisportiva in serie A è l’ex giocatore e attuale sindaco Adriano Manfredi. «Giocheremo a Scaletta – racconta – e Paolo guiderà la nostra quadretta promossa dalla serie B, con Nicolas Bassino, Federico Troia, Giulio Bidello, Luca Francone». L’ingaggio di Paolo? “Sui 35/40.000 euro annui», confida Manfredi, tra gli sponsor la Simic di Camerana, fornitore al progetto della fusione nucleare in Provenza. Chi guiderà la squadra albese di Giuseppe Perosino? «Investiremo sul fu-
turo – dice lui -. Capitano sarà Alessio Ferro di Mango, 23 anni geometra ad Alba e quest’anno finalista di Coppa Italia in serie B. Confermata la spalla Bruno Campagno, come pure il terzino al largo Francesco Pola, mentre emigrerà a Ceva Alessandro Veglio, sostituito da Roberto Drago». «Un rinnovamento nel quale crediamo – aggiunge il presidente delle Terre del Barolo Paolo Boffa -. Continuiamo a sostenere questa squadra e questo sport, così affine storicamente alla nostra ragione commerciale. Produciamo ogni anno 4 milioni di bottiglie di vino, 60% delle quali di barolo. É in corso una vendemmia eccezionale, che assaporeremo nel 2029». Invece la produzione di nocciole è in crisi, ma Bodrito e i Mollea non demordono: «Al posto di Massimo arriverà Marco Battaglino, reduce da una bella stagione. Dovremo sostituire pure la spalla, un prodotto del nostro vivaio, Giulio Cane 21 anni a dicembre e da tre accanto a Max. Arriverà Federico Gatto da Castellinando». Giulio opera con mamma e fratello nella rinomata panetteria in paese e sostituirà il campione Roberto Corino come spalla di Enrico Parussa a S. Benedetto Belbo, quest’anno semifinalista sponsorizzato dalla Siscom. Altro giovane dalla B alla A il castagnolese Giovanni Voglino. Un tourbillon che però potrebbe risolversi a ottobre ’26 in una finale ancora tra i due brothers, seppure con maglie diverse. Oppure ancora, l’inserimento nella disputa del terzo fratello, Alessandro, deciso a farsi valere dopo due anni d’apprendistato, come a dire «Sono un Vacchetto anch’io!».

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