2014: l'anno del ...

I PROTAGONISTI DEL 2014

MONTE PERONI (VR) - Con la vittoria in Coppa Europa, scudetto e Supercoppa è senza ombra di dubbio la squadra dell'anno. Forte, completa ed anche fortunata per aver trovato il Carpeneto in Coppa Europa, il Solferino in finale scudetto dopo la fondamentale rimonta in notturna contro il Castellaro (la partita più bella dell'anno), ancora il Castellaro in Supercoppa ma svuotato mentalmente dall'impresa del giorno prima a Cinaglio in Coppa Italia. Gli avversari non si scelgono ed il team di Peroni è stato bravo a farsi trovare puntuale. Degno rivale dell'annata è stato il Castellaro che si preso la rivincita estromettendo la compagine veronese in Coppa Italia

CINAGLIO (AT) -  Harvest direbbe Neil Young, il raccolto. Ci sono stagioni in cui bisogna raccogliere i frutti di un duro lavoro fatto di sacrifici e passione. Il Cinaglio ci è riuscito grazie ad un gruppo giovane, motivato ben guidato da un grande tecnico come Gianni Maccario, un presidente super come Chicco Viotti ed uno staff ben organizzato e sempre presente. 

Squadra seguita da un grande pubblico che lascia ben sperare per l'avventura in serie A. E' arrivato il triplete in serie B, dallo scudetto in notturna a Noarna (TN) dove il Mezzolombardo non si aspettava un team così forte. La Coppa Italia vinta sul campo amico con tutte le insidie nascoste dimostrando forza di carattere contro il miglior Bardolino d'annata, mai domo. Per finire la Supercoppa vinta a Bonate Sopra (BG) in un ambiente surreale contro il rivale dell'anno del Fumane, confermatasi la rivale più accreditata e meritatamente risalita nella massima serie.

CASTELL'ALFERO (AT) - Ritorna nell'astigiano anche il titolo di serie C mancante dal 2004 con il Callianetto della covata montechiarese Merlone e  Tirone. La bravura di Antonio Surian a guidare un gruppo giovane e rimetterlo in carreggiata dopo la sbandata nel momento nevralgico col rischio di compromettere tutto. Peccato per l'ambiente alferese poco partecipe più proiettato verso i bastioni, sarà un 2015 con tanta roba con lo squadrone a muro con Tirone, Caggiano, Forno, Mazzoni ma anche la squadra open meriterà adeguato sostegno ed interesse nella nuova avventura in serie B.

BONATE SOPRA (BG) - Dalla serie D arrivano grandi momenti di poesia con il titolo nazionale open ad appannaggio dei settantenni Gigi Pagani e Gian Previtali chiaro esempio e stimolo per i giovani di una storia sportiva che può diventare cinquantennale. Nei confini circoscritti nel muro analoga emozione con il titolo ai sempreverdi del TIGLIOLE (AT), con molti atleti convinti a tornare in attività da nuovi stimoli con tornei pensati a livello amatori. Va ricordata la lezione di piazza Cotti dei diversamente giovani Mauro Fracchia ed Emilio Medesani al Vignale di Guglielmo Ulla. In senso lato è copiosa l'attività della terza età tanto da diventare un'alternativa dinamica alle bocce come le partite del lunedì a lungo Tanaro di Asti, del giovedì da Conrotto a Cocconato, quelle a Cerrina, alla palloncina e tant'altro come il significativo ritorno di CERRETO GUIDI (FI).

GIORGIO CAVAGNA - Unico della pattuglia astigiana dopo la diaspora del Callianetto a vincere un trofeo assoluto open maschile. Già detto dell'avventura scudetto conclusasi in semifinale contro il Monte Peroni restando così a 17 scudetti (3 in meno di Renzo Tommasi), qui rimarchiamo lo splendido successo in Coppa Italia di cui si è detto molto e colto in rimonta in partita monstre  e molto tattica contro il Medole dei chiusanesi Riccardo Dellavalle, Andrea Petroselli e Samuel Valle, vincitore della regular season.

FEDERICO MERIGHI - E' stato l'anno dei debuttanti. Non si vedeva da tempo tanti giovani esordienti nella massima serie. I trentini a far la parte del leone con Gabriele, Federico e Tommaso Merighi, Stefano Mosna. L'astigiano Davide Gozzelino mezzovolo in un Sabbionara trainato da Monzeglio, ha raggiunto tranquillamente la salvezza obiettivo richiesto dalla società.

La palma del migliore a Federico Merighi con il Castellaro, società con un fiuto eccezionale per i giovani (già nell'orbita Gabriele Weber). Doveva essere un anno di inserimento supportato dalle impareggiabili doti umane e tecniche di Manuel Beltrami. Qualche comparsata e poi un 2015 al posto del lodevole Lorenzo Gasperetti. Il riacutizzarsi dell'infortunio a Manuel Beltrami ha scompaginato i programmi gettandolo nella mischia nella fase più delicata della stagione. Il diciottenne di Noarna ha risposto alla grande giocando con una serenità ed una capacità davvero inusuali per un esordiente.

GRAZZANO (AT) - Terzo titolo consecutivo per lo squadrone di Alessandro Redoglia diretto da Fabiano Penna. Dominatori contemporanei nel muro con una squadra composta dai fenomeni locali Vittorio Fracchia ed Edo Biletta con Emanuel Monzeglio e Giroldo. Sandro Appiano non ha fatto rimpiangere assolutamente Matteo Caggiano. Un muro uscito dall'anonimato nelle grandi finali con i numeri 900 - 300 - 300 (presenze). Il Grazzano regola il Montechiaro in una apprezzata finale scudetto a Vignale per poi riprendersi la rivincita con il Tonco nella Coppa Italia di Portacomaro. Nella Supercoppa di Castell'Alfero decisa al fotofinish paga a caro prezzo l'assenza di Franco Zitti unitamente ad un Montechiaro in grande spolvero sostenuto da un ambiente fenomenale tanto da diventare la vera nota positiva della stagione.

Ciliegina sulla torta il titolo in serie C con i fedelissimi supporter in versione atleti nobilitati da Emanuel Monzeglio perlopiù con gli amici rivali del Moncalvo regolati in semifinale e quelli del Rocco incredibilmente fuori dai quattro.

MONTEMAGNO (AT) - Non toppa con l'ennesimo titolo di B l'unica squadra veramente attrezzata per affrontare la cadetteria. La promozione sfiorata dal Piea sintomatica del livello attuale. Non stupisce la scelta (come per il Calliano) di ripartire dall'attività giovanile per dare futuro e speranza alla disciplina. I vari Dacasto e Tinto attesi a Monclavo per fare il salto di qualità anche grazie ad un tecnico di rango come Massimo Cavriani.

SABBIONARA (TN) - Nel femminile in serie A open divisione della posta dei successi tra la trentina Sabbionara e l'astigiana Alegra Settime. Miglior primiera per la squadra di Germana Baldo con settebello lo scudetto di Noarna (TN) vinto quando tutto sembrava perduto (o gettato alle ortiche dalle piemontesi) e l'affermazione in Supercoppa, nel frattempo rivincita delle astigiane in Coppa Italia a Dossena grazie ad una prova incoraggiante.

L'Alegra Settime aveva cominciato alla grande vincendo la Coppa Europa a Faedo (TN) grazie ad una stupenda rimonta contro le francesi del  Cazoulous-d'Herault che in semifinale avevano lasciato solamente un gioco ad un irriconoscibile Sabbionara. Quest'ultimo pluripremiato nell'indoor.

DOSSENA (BG) - Triplete in serie B anche nel femminile realizzato dal Dossena. Rivale d'annata l'astigiana Pieese risultata meno incisiva anche per via della non perfette condizioni di Madalina Ciobanu. Doppio triplete per Osvaldo Mogliotti nel 2013 come mezzovolo in cadetteria del Sabbionara e qui come tecnico e dirigente. Anche per questo gli stato assegnato il premio combattività Alegra - Il Tambass 2014. Una bella formazione con Chiara Lombardi, Serena Guidetti, Veronica Noris, Debora Cavagna, Luana Bonzi, Simona Trionfini a cui è stata data fiducia per qualità tecniche e sede di gioco non proprio dietro l'angolo per la massima serie.

BEATRICE ZENI - Ormai la giovane (classe 1997) fuoriclasse trentina non fa più notizia. Un'ottima annata con 4 titoli nazionali, 2 assoluti con il Sabbionara e 2 allieve con il Nave San Rocco, il suo paese, quindi il campanilismo ha ancora il suo fascino. Inoltre gli altri trofei indoor (Coppa Europa, Italia e Supercoppa) più la Supercoppa open. Ha fatto parte del gruppo vincente agli Europei open ed ha trascinato le allieve trentine nel Trofeo Testa. Sconfitta solo in Coppa Italia open ed in Coppa Europa a Faedo, quella più netta ed inaspettata

NOARNA (TN) - Frazione di Nogaredo con cui solo Chiusano può competere come produzione di giocatori. Con una squadra giovane e locale è arrivato forse inatteso lo scudetto indoor a spese di squadroni come il Castellaro con Manuel Festi ostacolato dal Bagnacavallo ed il Ragusa.

Tanta attività giovanile e grandi capacità organizzative come gli All Star di fine giugno e l'organizzazione delle finali nazionali open (si parla già di una riconferma per il 2015).

RAGUSA - Società storica e di ottimo livello nell'indoor dopo un periodo di appannamento in finale scudetto e Coppa Europa è tornata alla grande con la doppietta Coppa Italia e Supercoppa. Successi ancor più apprezzati per via delle difficoltà logistiche ed economiche.

Salvo Occhipinti è ormai un grande testimonial della disciplina grazie ai successi anche nel tambeach ed all'attività federale. Grande sorpresa il suo debutto nell'open come terzino, essendo confermato a Carpento potrebbe colmare la lacuna nel muro.

CARPENETO (AL) - In molti scommettevano che non avrebbero nemmeno finito l'annata. Inconfondibile esempio di società leggera con i dovuti cambiamenti in corso d'opera ha messo in archivio una stagione brillante chiudendo come prima società piemontese. Fanzaga, Baldini, Tasca, Occhipinti e Bottero splendidi esempi di professionalità e di voglia di onorare il tamburello. Da tramandare ai posteri la passeggiata nel derby casalingo.

Stagione tutta da dimenticare per il CREMOLINO (AL)  compromessa dal rendimento sotto le attese del mezzovolo. Il solista Botteon con alcuni cambi passo ha favorito la permanenza della massima serie. Si riparte da basi nuove a partire da Baldini ed alla voglia di rilancio degli ex Ferrero, Merlone e Briola per riconquistare la fiducia del pubblico.

CASTIGLIONE (MN) - Per gli aloisiani una retrocessione non era proprio messa in preventivo. Tanta la delusione da non confermare la pattuglia piemontese affidandosi per una pronta risalita ancora all'usato sicuro dei Fraccaro, Belotti e Mogliotti. Si salva invece il GUIDIZZOLO (MN) grazie ad un grande girone d'andata, ora si può pensare in grande con Botteon, Gasperetti ed Antonioli

ITALIA - La disfatta di Gignac è una ferita difficilmente rimarginabile ma i successi ai Mondiali 2013 ed Europei (pur non avendo lo stesso valore) lasciano pensare ad un nuovo corso dopo aver imparato la lezione. Mister Zantedeschi ha voluto vederci chiaro nelle convocazioni chiamando il meglio e stabilendo delle gerarchie come Manuel Festi mezzovolo titolare ed il fratello Luca anche in ottica di fondocampista e puntando su questa generazione di giovani motivati. Da mago del brivido l'ultimo 15 chiuso da Franco Zeni, uno di quelli di Gignac a cui va ancora detto grazie per essersi presentati. La Francia è cresciuta molto in questi anni dimostrando che a qualcosa è servita la dispendiosa attività internazionale.

Nel femminile l'emozione più forte col roboante 13-1 servito alle transalpine, vittoriose nelle ultime occasioni (lo scorso anno in Trentino).

Alessandra De Vincenzi artefice della svolta per aver ricompattato il gruppo e posto nuove stimolanti basi.

Una doverosa chiusura a quello che il maestro Bottero chiama il tamburello degli altri, dei Bicelli (non me ne voglia l'amico Marco) ovvero dei praticanti, di quelli che han vinto poco o niente come titoli ma che con il loro entusiasmo, impegno tengono vivo il movimento.

Un plauso all'attività giovanile, femminile ed alle famiglie di supporto, ai tanti volontari che con loro impagabile opera tengono in piedi questo grande divertimento.

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