La scomparsa di Angelo Eroso il "Moro"

È morto all’età di 91 anni Angelo Eroso, detto “il Moro”, uno dei più noti giocatori di tamburello della storia alessandrina.

Originario di Basaluzzo, insieme al “Mancino” Ferruccio Rivera e a Sergio Zuccotti, Angelo Eroso era stato protagonista della memorabile stagione degli anni Sessanta e Settanta, quando le squadre della nostra provincia dominavano le classifiche di questo sport.

Diversi gli aneddoti sul “Moro” ricordati dall’esperto Lorenzo Sant, come l’incontro internazionale Italia-Francia disputato nel vecchio sferisterio di Basaluzzo (ancora non asfaltato), durante il quale Eroso si cimentò nella battuta con la particolare “tamburella” francese «con esito dapprima comico, quindi spaventosamente efficace». Poi la vittoria del Torneo del Monferrato nel 1966 con il Murisengo, e naturalmente la promozione in Serie A del Basaluzzo, nel 1971.

Ancora poco tempo fa, nel 2018, Angelo Eroso, già ultraottantenne, aveva voluto partecipare alla “12 ore di tamburello” organizzata a Ovada in memoria di Roberto “Roby” Vignolo e si era esibito in una battuta magistrale, applauditissima dagli spettatori. Il “Moro” aveva anche donato diverse divise sociali della sua epoca al piccolo museo del tamburello allestito nel vecchio mulino del paese. «Per il più grande giocatore di Basaluzzo, picchiamo forte sui nostri tamburelli!», hanno scritto commossi gli amici del sodalizio sportivo.

A Basaluzzo, la tradizione del tamburello risale ufficialmente al 1965: è in quell’anno infatti che si costituisce la Società Tamburello, insignita nel 2015 con un premio per il mezzo secolo di attività. In realtà, come ricostruisce ancora Sant, le cronache forniscono notizie che legano Basaluzzo al tamburello già nei primi anni del Novecento: «Era però un tamburello d’altri tempi, giocato in 3 o 4 giocatori e spesso legato a sfide locali (e scommesse) più che a veri e propri campionati». Ma è nell’epoca “moderna” dei campionati e delle squadre a 5 giocatori che la Società Tamburello Basaluzzo si è distinta indubbiamente per longevità e costanza, ma anche grazie ad alcuni buoni risultati e per aver regalato al mondo del tambass atleti degni di nota, come “il Moro”.

Tantissime le manifestazioni di cordoglio a partire dagli amici delle 12 Ore di Ovada di cui Angelo era un assiduo frequentatore e sostenitore come si evince dalla foto di copertina premiato dal sindaco di Ovada Paolo Lantero

Amico fraterno della leggenda Aldo "Cerot" Marello che lo ricorda così "a  vederlo sembrava un personaggio schivo e ombroso ma chi lo conosceva non poteva non avere affetto ed amicizia nei suoi confronti. Lo vidi giocare la prima vota a Revigliasco proprio in quell'anno e stupì tutti con la sua battuta "tremenda" che lasciava di stucco gli avversari".

L'anima del Cremolino Mauro Bavazzano "un saluto commosso a Un Grande del tamburello che fu' indimenticabile per chi ha vissuto l'epoca del tamburello anni 70', altri tempi di inimitabili campioni".

Mimmo Basso ha disposto un minuto di raccoglimento su tutti i campi per ricordarlo.

I funerali si terranno martedì 11 aprile alle 10.00 nella parrocchia di Gavi (rosario lunedì 10 aprile alle 20.30 nella medesima chiesa). La salma poi sarà tumulata nel cimitero della sua Basaluzzo. Angelo Eroso lascia la moglie Maria Rosa e i figli Marina ed Emiliano eccelso gestore del ristorante "Peccati di Gola" di gola  le specialità culinarie sono apprezzate famose in zona e in tutto il Nord Italia. 

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