
Federico Raviola (foto di Candido Capra)
Tutti rifiutano la parola crisi, ma la terza sconfitta casalinga, sempre al diciassettesimo gioco, ha fatto suonare più di un campanello d'allarme in casa cortemiliese. Massimo Vacchetto, campione, d'Italia, nelle ultime quattro giornate della serie A di pallapugno, è stato sconfitto tre volte sul proprio terreno e sempre con il punteggio di 8-9. Se non una crisi, certo una circostanza negativa piuttosto inconsueta per un giocatore come lui.
La partita fra Vacchetto e Federico Raviola è iniziata in equilibrio (0-2, 2-2); all'intervallo le due formazioni erano appaiate (4-4). Poi cuneesi ancora in vantaggio, ma è stato Vacchetto ad arrivare per primo a 8. Non è però riuscito a piazzare il colpo vincente e Raviola lo ha raggiunto e superato, salendo a quota 8 in classifica mentre l'avversario rimaneva a 10.
«Partita molto difficile e tecnica, disturbata anche dal vento. Abbiamo provato a variare il gioco perché era difficile impostarla sul palleggio. Finalmente siamo riusciti a rimontare e portarla a casa. Adesso dobbiamo recuperare perché venerdì c'è Campagno il rullo compressore».
Max Vacchetto le cui sconfitte sono destinate a far rumore: «Abbiamo perso tre partite casalinghe di fila, forse non era mai successo. Però se sull'8-8 fossimo riusciti a conquistare l'ultimo pallone, adesso staremmo commentando tre grandi successi. L'unico rammarico è la gara con Parussa; le altre due sono giustificate anche dal valore degli avversari. Quando si perde 8-9 c'è poco da obiettare. Non penso sia un problema di concentrazione. Quando si arriva alla caccia unica, siamo tutti concentratissimi, ma vince uno solo. Adesso dobbiamo riprenderci, lavorare e prepararci per la seconda fase».
Oggi la quinta giornata di ritorno si conclude alle 20,30 a S. Stefano Belbo dove si affrontano Fabio Gatti e Marco Battaglino e a Dolcedo dove scendono in campo Enrico Parussa e Cristian Gatto.