Dopo l'incidente in moto per Paolo Vacchetto tempi di recupero incerti

"Ho avuto paura, ma ora sono tranquillo" (foto di Candido Capra)
Paolo Vacchetto il giorno dopo l'incidente motociclistico. La paura è stata tanta, le conseguenze, per fortuna, non troppo gravi. «Sono indolenzito - racconta il capitano della Barbero Virtus Langhe di Dogliani - ho male al collo e alle ginocchia, contratture muscolari, ma non ci sono fratture». I danni non sono stati più gravi, perché la velocità era ridotta. «Dopo l'allenamento a Dogliani con Massimo Berruti volevo andare ad Asti dal preparatore Michele Gandolfo in vista della gara con Raviola («Paolo è uno stacanovista - afferma Berruti - svolge 20 allenamenti a settimana, in media tre al giorno»); ero in centro città e uscendo da una rotonda un'automobilista ha compiuto una manovra imprevedibile e ho tamponato la vettura. Col casco ho sfondato un vetro e mi sono parecchio spaventato. In ospedale mi hanno assicurato che non c'erano fratture e allora mi sono tranquillizzato. In piena notte mi hanno dimesso».
Quali le conseguenze dal punto di vista sportivo? «Subito il forfait medico per saltare la gara con Raviola: perdo la gara 9-0, ma non subisco penalizzazioni. Per il futuro è difficile pronunciarsi. Il dolore sta un po' passando, ma se provo a camminare zoppico. Così non potrei scendere in campo. Con il mio fisioterapista preparerò un programma di recupero e vedrò come il mio fisico reagirà. La mia prossima partita, a Dogliani contro Battaglino, è in programma sabato. Non posso assolutamente dire ora se ce la farò». 

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