POVERI IBERICI
Mi permetto qualche amichevole commento sugli europei open in corso in Trentino
Innanzitutto, è d'obbligo rivolgere i meritati complimenti all'intera organizzazione del Trentino, ancora una volta di Mezzolombardo, di Faedo e di Nave San Rocco ed al giovane e volenteroso Presidente Merlo per il lavoro svolto a favore di tutte le gare e tornei di tamburello disputati nei giorni scorsi, e per questo torneo internazionale, certamente un esempio per tutti gli “addetti ai lavori” del nostro amato sport.
L'europeo open è un evento importante che segna certamente un'era di appuntamenti internazionali che daranno nuova linfa e nuovo interesse al tamburello.
Purtroppo il divario tecnico tra l'Italia e la Francia e le altre nazioni è enorme, un divario tecnico che a parer mio non permette neanche un regolare svolgimento di una partita e condanna le altre nazioni a risultati un po' troppo pesanti.
Sono certo che la Spagna, la Catalogna e quest'anno anche l'Ungheria dimostreranno (come sempre) una tenacia ed una combattività ineguagliabile, purtroppo però sull'open i risultati sono come quelli visti nella partita disputata con la Spagna e quello che più è peggio che lo spettacolo si smorza e con questo anche l'interesse del pubblico.
Preciso che personalmente reputo comunque importante questo torneo europeo a nazioni, nel senso che anche nelle olimpiadi si vedono i Giamaicani che vanno sul bob, non scordiamo quindi che è tutto sacrosanto sport e in quanto tale da rispettare, per il tamburello però, considerato il forte impegno e interesse dimostrato da più di una nazione straniera già nell'indoor io penserei a qualcosa che vada a limare un po' la differenza tecnica tra le due nazioni dominanti Italia e Francia e quelle in ascesa.
La mia ricetta è molto semplice: “o ci indeboliamo noi o rinforziamo loro ”.
Non per fare chissà cosa ma io vedrei semplicemente come un incentivo, un aiuto e perchè no anche un insegnamento (parliamo di open!!) durante questi tornei di valenza europea e/o mondiale cercare di affiancare ai gruppi stranieri degli atleti o tecnici italiani o francesi che possano dare il loro contributo a migliorare la pratica dell'open e nello stesso tempo dar loro fiducia e speranza di un sostanziale miglioramento. Insegnamenti che essi porterebbero in patria loro e che sarebbero magari carpiti da un futuro campioncino.
Non è possibile immaginare che le nazioni emergenti siano in grado nel giro di qualche anno di svolgere una normale partita di tamburello open al cospetto di Italia o Francia senza dare loro degli importanti “input” tecnici che noi abbiamo maturato in un centinaio di anni or sono.
Un allenatore che spieghi loro le linee base dell'open, o meglio ancora un giocatore che ci giochi insieme durante le partite ufficiali. Sono chiaramente disposizioni che bisogna valutare in primis con le nazioni “emergenti” (per carità ammesso che vogliano aiuti in tal senso) e anche con la Federazione Internazionale.
Per lo meno in Italia non avremmo difficoltà a trovare sia giocatori sia tecnici che volentieri darebbero una mano a questi nuovi atleti del tambass; personalmente lo vedrei come un motivo di orgoglio per un italiano partecipare ad un torneo internazionale “aiutando” e giocando con un altra nazione.
Oppure, perchè no, “indeboliamoci noi”, non ci vuole tanto basta convocare in nazionale (oltre ai big naturalmente) dei giocatori delle serie minori, che magari si sono particolarmente distinti anche solo per l'impegno profuso per il tamburello e farli partecipare a qualche trampolino di una qualche partita con le nazionali emergenti. Vinceremmo comunque senza problemi.
E così in Italia quando il torneo si svolge in Italia e così in Francia quando il torneo si svolge oltralpe.
Il mio appello è semplicemente per chiedere se qualcosa si possa fare per migliorare un pochino questi “13 a 0” coinvolgendo altre persone, non dimentichiamo che nel tambass abbiamo centinaia di volontari pronti a tutto e tanto meno non dimentichiamoci che non si scende mai in campo per perdere dunque, non vorrei mai che questi risultati potessero far scemare un pochino la passione per il nostro caro tamburello.
Ciao a tutti e viva l'Italia!! Pino Olivieri
