Caro Beppe, sono felice di vederti nuovamente nel ruolo di direttore tecnico a fianco del team maschile dell'Ungheria
e questa volta, dopo i mondiali indoor di dicembre svoltisi nel Mantovano, (dove la presenza di allenatori piemontesi fu poco “registrata” ..., per lo meno in Piemonte), a fianco di una nazionale nel primo europeo Open di palla tamburello.
Nota ancor più importante è vedere anche presente tuo figlio in questa nazionale, giovane che ho personalmente conosciuto e che ha immediatamente dimostrato passione e impegno per lo sport certamente trasmesso da te.
Dunque, Beppe e la nazionale Ungherese sono la dimostrazione di un lavoro svolto all'estero con grande tenacia e certamente piacere di giocare e far giocare il tamburello altrove, oltre ai nostri grandi paesini. Il mio plauso va certamente all'impegno al lavoro e allo sforzo che ci hai messo arrivando a costruire addirittura un campo open in Ungheria con i tuoi amici ungheresi. Bravo!!
L'indoor può essere abbastanza immediato, ma arrivare a praticare l'open in queste nuove realtà dimostra una maturazione della pratica sportiva del tamburello e un grande passo avanti per lo sviluppo della disciplina in uno stato estero come in questo caso l' Ungheria, paese in cui certo non esisteva il tamburello prima che arrivasse Beppe Fracchia da Cinaglio.
Anche la fresca promozione in A (grandi anche loro!) del tuo caro paese Cinaglio dimostra come il lavoro e la tenacia faccia di Cinaglio veramente un fiore all'occhiello del tamburello Astigiano, capace di “allevare” giocatori ma anche dirigenti di alto livello.
Come più volte menzionato ritengo che il tuo lavoro sia un eccezionale esempio di un export sportivo di puro made in Italy e dobbiamo esserne tutti grati a vederne i risultati ottenuti.
Sono certo che le prime due posizioni del torneo siano già prenotate, (nel senso che Italia e Francia sappiamo quanto siano forti) ma ti auguro e vi auguro veramente di salire sul podio!
In bocca al Lupo.
Pino Olivieri
