"Il tamburello punti sul recupero delle zone storiche"

Il programma del candidato presidente FIPT Edoardo Facchetti

Sabato 13 febbraio a Milano il mondo del tamburello si riunirà per eleggere presidente e Consiglio federale. Elezione molto attesa, dopo le polemiche seguite all'annuncio di una possibile candidatura (poi non concretizzata) dell'ex calciatore della Roma e della Nazionale, Damiano Tommasi.
Si sono però di fatto formati due schieramenti: uno che sostiene il candidato unico prtesidente federale, il bresciano Edoardo Facchetti (già in carica nell'ultimo quadriennio e con una lista che lo sostiene in cui figurano anche la monalese Alessandra De Vincenzi e Gianni Maccario di Revigliasco: abita a Villafranca) e un gruppo contrapposto con il montechiarese Beppe Bonanate e Giancarlo Marostica, di Cremolino.
Facchetti, che in questi ultimi mesi segnati dalla temporanea discesa in campo di Tommasi, ha sempre tenuto un profilo «basso» senza entrare in polemiche, ora ha presentato, con la sua squadra, un corposo programma per il prossimo quadriennio. Dopo una premessa doverosa sul fatto che la pandemia in atto ha impedito di fatto non solo la disputa dei campionati nell'ultima stagione, ma ha «congelato» di fatto anche molti progetti del Consiglio federale uscente, Facchetti in questo documento programmatico (dal titolo eloquente: «Dalla tradizione al futuro») non solo parte del ruolo determinate legato alla «conservazione ed incremento dell'attività giovanile», ma insiste sul'importanza anche strategica del «recupero delle zone storiche e dismesse» con la creazione di Centri federali territoriali e l'individuazione di zone e sviluppo progetti di attività tramite comitati e società che promuovano manifestazioni locali, tornei di amatori e ospitalità ad eventi di rilevanza locale e nazionale».
Un punto chiave di quel ritorno o mantenimento delle origini che sport come il tamburello ha in termini di radicamento sul territorio. E non a caso uno dei primi sferisteri indicati per questa «riscoperta» delle origini è quello storico delle Cascine di Firenze, a testimoniare la volontà di far ripartire un movimento in una delle zone una volta più vocate per il tamburello.
Grande attenzione viene riservata - come detto - ai giovani, con la promozione ulteriore di questo sport in ambito scolastico (il progetto «Racchette in Classe») con «relativo coinvolgimento - come scrive Facchetti - di istituzioni, plessi scolastici, genitori ed appassionati finalizzato anche alla fondazione di nuove società». Si parla poi di arbitri, della formazione di tecnici e dell reclutamento ed inserimento di giocatori e giocatrici nei concentramenti stagionali e in sinergia con i campus giovanili. Nel programma lo sviluppo dell'attività internazionale, il rafforzamento della promozione, del marketing e della comunicazione con la ricerca di nuovi sponsor a livello nazionale ed eventuali bandi di finanziamento nazionali e comunitari .
De Vincenzi e Maccario
Nella lista guidata da Facchetti anche le linee guida dei candidati consiglieri astigiani. Alessandra De Vincenzi scrive tra l'altro: «Come sempre l'attività femminile sarà al centro del mio impegno perché il tamburello in rosa possa essere non solo un desiderio rimasto incompiuto ma una possibilità per tutte le ragazze che vogliono praticare questo gioco». E Gianni Maccario: «L'intenzione è di condividere la mia esperienza maturata in tutti questi anni di militanza nell'ambito del tamburello, mettendola a disposizione del presidente Facchetti e del suo gruppo di lavoro».
In corsa con Facchetti ci sono anche i trentini Andrea Fiorini (Rovereto), Manuel Festi (San Michele All'Adige), Quinto Leonardi (Tuenno), la padovana Roberta Sommaggio, il toscano Roberto Sani (Firenze), il siciliano Salvatore Occhipinti (Modica, Ragusa), i lombardi Mario Benhur Tondini (mantovano di Cavriana) e Flavio Ubiali (Bergamo). 

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