Damiano Tommasi. L'ex calciatore veronese di Roma e Nazionale torna sulla querelle che infiamma il mondo degli sferisteri
Damiano Tommasi, 46 anni, ex bandiera di Roma e Nazionale, già presidente dell'Associazione calciatori e (da giovanissimo) ex promessa del tamburello: si candida o no alla guida della Fipt, la Federazione tamburellistica?
«Premesso che la normativa in tema di candidature dice che debba esserci qualcuno che ti propone per quell'incarico, mi pare che lei mi avesse già fatto la stessa domanda qualche mese fa e io le avessi risposto che non era quello lo scopo della mia discesa in campo...»
Eravamo a fine ottobre: lei aveva appena annunciato di voler aderire a un progetto che la coinvolgeva in questa nuova veste di appassionato prima e di possibile massimo dirigente della Federtamburello poi. Ma da allora di acqua e polemiche ne sono passati sotto i ponti (un po' traballanti) degli sferisteri, dopo l'anno orribile della pandemia...
«Proviamo a fare chiarezza: da fine ottobre ad adesso per me non è cambiato niente. Il tamburello fa parte del mio dna anche per tradizione familiare. Non avevo mai potuto dare prima la mia eventuale disponibilità ad incarichi ufficiali perché sarebbero stati incompatibili con il ruolo nell'Assocalciatori. Ma proprio perché amo questo sport, quando un gruppo di amici, dirigenti di società, ex campioni, mi ha coinvolto in questo progetto per dare un mio personale contributo alla causa, non mi sono tirato indietro. Ma...»
Dica...
«Fin dall'inizio ho detto che volevo unire e non dividere questo piccolo ma bellissimo mondo. E quindi non cercavo spaccature con l'attuale dirigenza federale guidata da Edoardo Facchetti»
Per le prossime elezioni fedederali, in programma a febbraio, vi siete anche parlati con Facchetti....
«Sì, mi ha cercato, ci siamo incontrati. Gli ho ribadito la mia disponibilità...»
Però, intanto, le cose sono andate avanti. E, ad un certo è punto è spuntata la ormai famosa lettera alle società in cui i suoi sostenitori hanno esplicitamente chiesto la sua discesa in campo: Tommasi presidente e Facchetti vice. Tutto ribaltato quindi...»
«Intanto mi devo scusare con chi è stato chiamato in causa a sua insaputa, in quella lettera, come "sostenitore" della mia persona. Diciamo che ci sono stati dei disguidi involontari che hanno creato il caso. Ma, tornando alla questione che lei pone, ribadisco: non ho mai detto che mi candido. Ma in queste settimane, con un gruppo di estimatori e amici, molti dei quali anche piemontesi, che mi sostengono (e ringrazio tutti), abbiamo cercato di portare avanti questo cartello programmatico basato su un'unione di forze e di intenti nel nome del tamburello. Solo con l'unità si possono raggiungere determinati obiettivi. In questo momento tutto serve al tamburello fuorché contrasti o divisioni...».
Senta, però, Tommasi: Facchetti ha già fatto sapere che intende ricandidarsi alla presidenza della Fipt. A questo punto a lei non restano molte alternative: o si propone "contro" Facchetti, o va nella squadra con lui o tutto questo movimento di idee resta con lei fuori dai giochi elettorali...
«Intanto in queste settimane abbiamo parlato e fatto parlare di tamburello, avanzato proposte, ipotizzato soluzioni, contattato decine di società e centinaia di appassionati. Una ventata di aria fresca per questo piccolo ma bellissimo mondo che ruota tra passato e futuro».
Ma se Facchetti si ripresenta lei che fa?
«Noi finora abbiamo parlato di cose da fare. Questa opzione di una mia candidatura "contro" Facchetti non è finora stata all'ordine del giorno. Vedremo....»