Ma ora Damiano Tommasi dica se si candida

Beppe Bonanate tra i supporter con Giancarlo Marostica della candidatura di Damiano Tommasi
Proviamo a ricostruire la vicenda. E, ci scusino i lettori, se lo facciamo, in parte, in prima persona. Dunque, chi scrive, martedì mattina, scopre, da una serie di telefonate e di mail, di essere inserito (a sua insaputa e insieme ad altri 27 volti noti del tamburello, tra giocatori, ex, tecnici, dirigenti: una bella e qualificata compagnia, insomma), in una sorta di «cartello elettorale» pro Tommasi alla guida della Federazione tamburello (la Fipt). La bozza di lettera (non firmata) ma corredata, appunto, dal nome dei presunti (alcuni però lo sono di fatto) «supporter» della candidatura dell'ex campione del calcio ed ex presidente dell'Assocalciatori, in poche ore diventa virale. Fino a quando gli stessi autori della bozza non scoprono che, anziché restare riservata, come doveva essere inizialmente, era già diventata di pubblico dominio. Piccolo dettaglio: nessuno si era premurato di interpellare i «supporter» o presunti tali (o almeno, alcuni di loro, tra cui anche il sottoscritto) avvisandoli dell'iniziativa. E chi scrive, occupandosi sia pure saltuariamente, per mestiere (e anche per passione in verità ) da almeno 40 anni di sferisteri e di tamburello, si ritrova così a dover «giustificare» questa netta presa di posizione personale. Presunta, anzi del tutto «inventata». Situazione imbarazzante, perché un giornalista dovrebbe essere sempre al di sopra delle parti, specie in una corsa elettorale. Che credibilità avrebbe, altrimenti, «dopo»?
La bozza intanto viene ritirata (ma, non essendo firmata) non si sa chi siano gli autori. Solo il giorno successivo, dopo la pubblicazione di un commento su «La Stampa» - a cui fanno ora riferimento gli autori dell'intervento che apre questa pagina - Bonanate e Marostica, correttamente «corrono ai ripari» e forniscono prima privatamente e poi pubblicamente (nella lettera che pubblichiamo integralmente) le scuse per il «pastrocchio». Scuse, ovviamente, accettate, da chi scrive. Ma gli stessi autori della missiva prendono le distanze dall'uso del termine «sotterfugi» utilizzato a corredo del commento di mercoledì alla vicenda, sostenendo in sostanza che non è questo il loro modo di agire. Nell'articolo però si auspicava semplicemente chiarezza in generale in questa e in tutte le fasi che porteranno il tamburello (profondamente segnato dallo stop causa pandemia) verso il ritorno alla «vita normale». Con l'augurio, che anche moltissimi appassionati hanno espresso, di vedere personalità importanti come quelle di Tommasi e non solo, utilizzate al servizio di questo sport. Ma, proprio per quello spirito di chiarezza auspicato da tanti, Tommasi dovrebbe «battere un colpo» e dire se vuole candidarsi alla guida Fipt «contro» l'attuale numero uno, Edoardo Facchetti. O decidere di entrare nei ranghi federali, ma nella squadra e al fianco dell'attuale presidente. E' l'ora, anche per lui, di essere «chiaro».
 
La corsa alla leadership della Federtamburello. " Perchè vogliamo Tommasi presidente"
 
Riceviamo e pubblichiamo.
 
In riferimento all'articolo riportato su La Stampa di mercoledì, vorremmo innanzitutto chiarire due passaggi che non riteniamo corrispondenti alla realtà dei fatti: il "fantomatico movimento" è in realtà' un gruppo di Appassionati Tamburellisti che da diversi mesi perseguono, alla luce del sole e senza secondi fini, un'opportunità' che ritengono imperdibile per il nostro sport.
Il termine "sotterfugi" ci sembra francamente ingiustificato: se da un lato ognuno e' libero di criticare costruttivamente od anche dissentire sulle nostre proposte, dall'altro queste sono sempre state rese pubbliche, in tutti gli ambienti possibili e immaginabili, sia agli appassionati attraverso i media che nelle sedi istituzionali, riunioni federali delle società, ed in viva voce agli stessi Presidente e vice presidenti. Detto questo, ci preme porgere le nostre sincere scuse a chi è rimasto coinvolto a sua insaputa in questa spiacevole situazione, causata dalla fuoriuscita non autorizzata di una delle bozze che riportava il nome di persone che non ne conoscevano ancora il contenuto. Facciamo notare che contemporaneamente dai canali ufficiali, era iniziata l'emissione della lettera originale, indirizzata esclusivamente alle società e firmata esclusivamente dal nostro gruppo.
E passando alla sostanza della lettera ufficiale: siamo in totale accordo sul fatto che l'attuale Presidente Edo Facchetti sia una persona seria e competente, che si è trovato a fronteggiare una situazione difficilissima per il tamburello con risorse sempre più scarse, a causa della moria delle Società e dell'assottigliarsi del numero dei praticanti.
Noi, e molti altri appassionati, riteniamo che l'ingresso in Federazione di una personalità del calibro di Damiano Tommasi farebbe fare al Tamburello un salto di qualità, in termini di visibilità mediatica e di esperienze personali ai vertici dello sport italiano, oltre alla sua capacità gestionale e conoscenza del Tamburello.
Inoltre stiamo puntando a creare una unità di intenti nel movimento, tra le società, gli atleti, i tecnici, i dirigenti federali e gli appassionati tutti per facilitare le scelte di chi ci guida, superando quelle divisioni che da sempre ostacolano le iniziative.
In breve, riteniamo che la soluzione ideale sia avere Edo e Damiano assieme al vertice della Federazione, per guidare il Tamburello prima fuori dall'emergenza e poi verso una crescita sostenibile. Ci rendiamo conto che questa sia una soluzione innovativa, ma un po' di coraggio ed iniziativa sono necessarie nei momenti di emergenza. Siamo d'altro canto certi che persone di valore e che hanno a cuore l'interesse del tamburello come Edo e Damiano troveranno una soluzione soddisfacente per tutti. Sinceri auguri a tutti per questo Natale meno sereno del solito, con la speranza di vederci tutti presto attorno ad un campo da tamburello.
 
Dario Andreoli, Beppe Bonanate, Manuel Beltrami, Luigi Bertagna , Flora Giacopuzzi, Marco Maistri, Giancarlo Marostica, Giancarlo Tasca, Renzo Tommasi, Nicola Valentini, Fabio Venturini e Sergio Zantedeschi

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