Campagno più vicino alla serie A con Alba. "Sarò tranquillo solo a ripescaggio ufficiale"

Le reazioni al Consiglio della Federazione italiana pallapugno

È durata più del previsto la riunione del Consiglio federale della Fipap che doveva deliberare in merito alla composizione dei campionati della prossima stagione. Il «clou» ha riguardato la vicenda Campagno-Alba-Spigno. Dopo fiumi di parole la questione si è risolta facilmente, quando si è preso atto che la società di Spigno non si era iscritta al campionato, spalancando - con la rinuncia - le porte al ripescaggio di Alba. Nove le squadre iscritte: Alta Langa; Castagnole; S. Stefano Belbo; Canalese; Cortemilia; Imperiese; Merlese; Subalcuneo e Virtus Langhe. Per colmare i vuoti di organico è stato attivato un bando per il ripescaggio nelle tre serie maggiori (anche la B e la C1 hanno ancora un posto libero); scade il 21 dicembre ed è aperto a tutti. In teoria, se Spigno trovasse entro tale data un battitore (e anche uno sponsor) potrebbe presentare domanda di ripescagggio e «soffiare» il posto ad Alba.
Fabrizio Cocino, vicepresidente vicario della Fipap: «La riunione è andata bene: abbiamo lanciato tre bandi e se per la A la previsione è facile, per B e C1 c'è molta incertezza. Per la A Alba è sicuramente favorita, ma se arrivasse una squadra da fuori regione o provincia, le prenderebbe il posto». La soddisfazione albese è espressa da Domenico Raimondo, allenatore di Campagno e prossimo vice presidente della rinnovata Pallonistica Albese (il presidente dovrebbe essere Giuseppe Perosino): «Siamo soddisfatti, è stata fatta la scelta giusta. Spiace per Spigno,si perde un'altra piazza della pallapugno. Però quando abbiamo visto che non si era iscritta, abbiamo capito che sarebbe toccato a noi. Il nostro progetto è su tre punti: la presenza di un campione come Campagno, lo storico sferisterio Mermet, l'intenzione di rilanciare il pallone ad Alba e nell'Albese. Il ripescaggio è la prima tessera di un mosaico che vogliamo ricostruire, con Alba nuovamente protagonista com'è sempre stata». Scaramanticamente più prudente Bruno Campagno: «Festeggeremo quando ci sarà la certezza del ripescaggio; non vorrei che venisse fuori qualche sorpresa. Avevo chiesto (Campagno fa parte del Consiglio federale in quota giocatori, ndr) a nome dell'Albese di abbreviare i tempi del bando, ma non mi hanno accontentato». Simone Lingua, presidente Lega delle Società, è solo parzialmente soddisfatto: «Ai tre campionati maggiori manca una squadra l'uno. Speriamo che qualcuno si faccia avanti. L'Albese è la grande favorita per il ritorno in A, ma i criteri adottati non la garantiscono in modo assoluto. Importante anche completare a B e C1. Le altre nostre richieste (deroga ai giocatori Over 50, squadre giovanili e tasse d'iscrizione) sono state accolte solo parzialmente». «Non ci sono stati contrasti - ha detto Domenico Adriano - e si è realizzata un'unità di intenti come raramente capita. Rispetto all'anno scorso il bando concede parecchi giorni in più perché riteniamo che le società di B e C ne abbiano bisogno. Per la A mi sembra invece che le cose siano andate nella direzione auspicata».

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