Il tamburello nel Genovese

Il tamburello nel Genovese

Agli albori del secolo scorso, il gioco del tamburello era molto praticato nel Genovese. Non a caso i primi titoli nazionali vengono ottenuti da formazioni liguri. La prima squadra ad iscrivere il proprio nome nell’Albo d’Oro del Campionato Italiano è stata, nel 1905, la Società Sportiva Rubattino capitanata da Bagnasco. Nell’anno successivo a fregiarsi del titolo fu la Sampierdarenese (Casalino, Caorsi, Carena), mentre nel 1907 fu ancora una volta la Rubattino. Dal 1908 al 1910 si impose la Sampierdarenese di Bruzzone. In Liguria il titolo tornò nel 1927 per merito della S.T. Fratellanza Sestrese (Conrotto) che si ripeté anche nel 1928 e 1929. Nel 1939 fu la volta dell’Ilva Savona degli ovadesi Tasca e Caneva. Poi, dopo la sosta dovuta al secondo conflitto mondiale, fu la volta della Fratellanza Sestrese, che schierava Tasca e Caneva, ad aggiudicarsi il titolo negli anni 1948 e 1949. L’ultimo Tricolore conquistato da una formazione ligure fu quello del 1955, quando ad aggiudicarselo fu il Cral Sport Palazzo Genovese nelle cui fila militavano Caneva e Cagna. Come si può comprendere, il tamburello in Liguria, ed in particolare a Genova, visse anni di grande successo. Furono diversi gli atleti ovadesi che giocarono in compagini liguri, tra questi, oltre agli scudettati Tasca e Caneva, assai bene si comportò Vacchino. Ma la storia del tamburello annovera tra i suoi grandi anche un ligure: Lorenzo Bruzzone. Nato a Campo Ligure nel 1883, Bruzzone mosse i primi passi sportivi nel campo del tamburello ponendo le premesse per quella che sarebbe stata una lunga e luminosa carriera. Scelta di tempo, piazzamento eccezionale, scatto e precisione, queste le armi migliori del suo bagaglio tecnico che gli fanno guadagnare l’appellativo di “campionissimo” degli sferisteri. Riconoscimento che ben si addice a Bruzzone, senza dubbio uno dei più completi giocatori che abbiano mai calcato sia le scene del tamburello che del pallone elastico. Tra le imprese sportive di maggior rilievo occorre ricordare la tournée da lui intrapresa nel 1909 in Veneto. Ne torna imbattuto dopo aver disputato decine di incontri contro i più forti assi della zona. Memorabile di quel suo giro vittorioso la sua sfida, in coppia con Bacela, a Villafranca: affronta i sei migliori giocatori veneti del momento e li piega di forza. Nello stesso anno tenta con il pallone elastico. Gli bastarono due mesi di allenamento per rivelarsi formidabile anche in questo campo. Il suo esordio ad Acqui Terme è clamoroso vincendo la sfida contro i fratelli Geloso di Cortemilia con in palio ben mille lire. La grande capacità di Bruzzone fa si che anche a Campo Ligure venisse allestita, unitamente a Olivieri, Repetto e Leoncini, una valida quadriglia che ottenne diversi successi. Tra questi il quasi “cappotto” all’Ovada, 11 giochi a 1, ottenuto presso lo sferisterio Zerbino di Genova. Il campo da gioco a Campo Ligure, dalle dimensioni di 100 metri per 15, era dotato di un muro di appoggio lungo 75 metri ed alto 15 per consentire un migliore svolgimento delle partite di palla a pugno e di tamburello. Non durò molto in quanto, accogliendo le proteste degli abitanti delle case antistanti, che venivano privati della visibilità e della luce, il Comune lo fece abbattere. Fine della storia.

 

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