Da un balcone di Ovada fino all'Albania

Il flautista ovadese Marcello Crocco ogni sera in concerto dal suo balcone.

E' il figlio del grande Dino primattore nel periodo d'oro del tamburello ovadese

Ovada, l'iniziativa del flautista Marcello Crocco arriva a Tirana

L'inno albanese dl balcone. E Rama ringrazia 

Ad attraversare il mare Adriatico e a rimbalzare fino al telefonino di Edi Rama il video ci ha messo solo qualche ora. E il premier albanese, colpito dal gesto di affetto genuino, non ha esitato a scrivere un post su Facebook per dire grazie allo sconosciuto musicista che nel filmato suonava con tanto trasporto al flauto traverso l'inno nazionale del suo Paese, affacciato al balcone di una altrettanto sconosciuta città italiana. 

Quell'uomo è Marcello Crocco, flautista affermato (ha suonato pure con Paolo Conte), e quella città è Ovada, in provincia di Alessandria, dove il musicista, da quando è scoppiata l'emergenza coronavirus, alleggerisce la quarantena dei vicini, ogni giorno alle 18, con mini concerti dalla terrazza che affaccia su piazza XX Settembre, postando sui social video da centinaia di visualizzazioni. 
Domenica sera, con la sua musica, Crocco ha voluto fare un omaggio all'Albania che, solo qualche ora prima, aveva inviato a Roma un contingente di trenta medici e infermieri in aiuto «ai fratelli italiani». 
«Ho deciso di risuonare l'inno albanese, che avevo già eseguito per una famiglia che da giorni seguiva i miei live dal palazzo vicino e che nemmeno conoscevo. Mi era sembrato un gesto carino. L'altra sera l'ho ripreso, dopo l'iniziativa di un Paese che non ha soldi da buttare ma che non ha esitato a darci una mano con generosità» dice Crocco. 
Il video è finito, grazie al tam tam, sui social albanesi e, con oltre trecentomila mila clic, è arrivato fino al primo ministro Rama, che ieri ha scritto un post carico di affetto: «Sono stato colpito da questo video fatto sul balcone da un italiano a cui non posso dare direttamente il ringraziamento profondo che merita. Sono sicuro che tutti voi vi unirete a me, condividendo questa rara gemma, perché Dio faccia sì che il #GRAZIEdiCUOREdall'ALBANIA raggiunga qualcuno che conosce questo nobile uomo». 
I soliti vicini, ormai amici, hanno avvisato Crocco. «Mi sono messo a piangere, è stata un'emozione incredibile. Non voglio essere sentimentale ma, in un momento così critico, percepisco una fratellanza molto forte – dice il musicista, mentre il sindaco Paolo Lantero ha già scritto a Edi Rama per ringraziarlo e invitarlo a Ovada -. E le lacrime sono quotidiane: quando suono, dai balconi e sui social ricevo applausi e messaggi splendidi. Con la mia musica, sento di essere utile per affrontare meglio tempi così dolorosi». 

 

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